Sospeso l’abbattimento di KJ1, la soddisfazione degli animalisti: “Via al monitoraggio e all’interdizione dell’area”
Esultano Lav e Animal Protection, la richiesta è quella di dare il via al monitoraggio, ma anche di vietare l’area al pubblico. Abbattimento sospeso fino alla prossima udienza, fissata al 5 settembre
TRENTO. "Soddisfatti di questo primo temporaneo, salvifico risultato: ci permette di continuare a lavorare per fermare definitivamente, grazie al nostro ricorso al Tar, l'uccisione dell'orsa Kj1". Lo comunica in una nota Massimo Vitturi, responsabile animali selvatici di Lav, dopo le diverse diffide presentate dall'associazione e il provvedimento del Tar in risposta all'istanza presentata da Leal contro l'ordinanza di abbattimento dell'orsa.
"In questa storia di decreti di urgenza e di atti orsicidi scritti nottetempo, quello che non torna è un aspetto non di poco conto: perché, nonostante la nostra istanza, il presidente della Provincia autonoma di Trento e i sindaci dei Comuni delle zone interessate non hanno ancora interdetto l'area dove si trovano le mamme orse con loro cuccioli, esattamente come viene fatto in altri Parchi in Italia e all'estero?", aggiunge Vitturi. Che chiosa: "Viene da pensare che l'unica urgenza dell'amministrazione trentina sia quella di favorire gli scontri con i plantigradi e fare fuori gli orsi, a qualunque costo".
Sulla stessa lunghezza d’onda gli avvocati di Lndc Animal Protection, Michele Pezone e Paolo Letrari: "Siamo soddisfatti di questa decisione della presidente Farina, che ha ribadito l'orientamento della giurisprudenza del Consiglio di Stato che ritiene indispensabile fare riferimento ai principi di proporzionalità e gradualità delle misure adottabili. Siamo quindi fiduciosi che la giustizia amministrativa valuterà positivamente anche il merito del ricorso, poiché siamo convinti che simili emergenze possano essere gestite con misure non cruente. Auspichiamo che la Provincia attivi presto il tavolo di concertazione sui grandi carnivori come espressamente previsto dalla recentissima modifica della Legge Provinciale n. 9 del 2018. Anche dal confronto con le Associazioni potranno emergere le migliori soluzioni per la gestione dei grandi carnivori". L'associazione è tra quelle che hanno presentato il ricorso contro l'abbattimento dell'orsa Kj1.
L'ordine di Fugatti è quindi stato sospeso in via cautelare dal Tar almeno fino all'udienza collegiale, fissata per il 5 settembre. "A questo punto auspichiamo altresì che la Provincia, come dovrebbe fare già in condizioni normali, si attivi per monitorare con attenzione la situazione al fine di evitare che vengano compiuti atti di bracconaggio ai danni degli orsi di quella zona, come è successo in passato con F36 e MJ5 per i quali abbiamo sporto denuncia a suo tempo. Altri due orsi per i quali Fugatti aveva disposto l'uccisione, ma che erano stati tutelati dal Tribunale, come è giusto che sia, grazie ai nostri ricorsi. In quei due casi, però, qualche criminale ha imbracciato il fucile e ha provveduto a ucciderli in spregio di tutte le leggi, probabilmente proprio fomentato dall'allarmismo del presidente Fugatti. Speriamo che la storia non si ripeta, altrimenti saremo pronti anche in questo caso a dare battaglia, tanto più che l'orsa indicata dalla PAT come responsabile dell'aggressione di qualche giorno fa è accompagnata da 3 cuccioli che rimarrebbero orfani troppo presto e quindi sarebbero a ulteriore rischio", ha poi commentato sul tema Piera Rosati, presidente Lndc Animal Protection.