Siccità, l'invito ai Comuni trentini: "Limitare l'uso dell'acqua potabile"
In arrivo una lettera della Provincia: no all'utilizzo per i giardini e per il lavaggio delle auto. Acquedotti, domande da 22 Comuni (approvate) per 140 milioni ma manca il finanziamento da Roma. Tonina: "Solidali con le altre regioni, ma la priorità sono i nostri agricoltori»
CARO BOLLETTE. A Trento rincari del 21%
TRENTO. Domani (22 marzo) si celebra la Giornata mondiale dell’acqua ma l’acqua, dopo mesi di siccità, manca.
Se n’è parlato oggi in una conferenza stampa in Provincia dove l’assessore all’ambiente e vicepresidente Mario Tonina ha parlato dell'alleanza tra territori per far fronte alla crisi idrica: «Il Trentino ha sempre dimostrato solidarietà. Potremo garantirla se ci saranno le quantità di acqua sufficienti, la priorità è garantire l’acqua ai nostri agricoltori che hanno investito importanti risorse in passato. Ma vorremmo che fossero garantite altre risorse del Pnrr per permettere al Trentino e alle altre regioni di investire ancora per migliorare la rete acquedottistica».
"Credo che 300 milioni di euro potrebbero garantire delle risposte importanti per la nostra Provincia da parte del Governo", ha detto Tonina.
Il Trentino ha già presentato domande da parte di 22 Comuni (Rovereto, Porte di Rendena, Pinzolo, Comano Terme, Predaia, Sella Giudicarie, Cavedine, Baselga di Piné, Pieve di Bono-Prezzo, Valdaone, Tenno, Carisolo, Giustino, Ville d’Anaunia, Andalo capofila con altri 7 Comuni, Tione di Trento, Vallelaghi, Tre Ville, Caderzone, Bocenago, Primiero-San Martino di Castrozza) per interventi per 140 milioni sugli acquedotti sui bandi Pnrr: domande ammesse ma non finanziate. Per finanziarle tutte servirebbero dal governo ancora 1,5 miliardi di euro. Oggi il presidente Fugatti è a Roma per la cabina di regia sul tema siccità.
Intanto la parola d’ordine è “risparmiare”. La Provincia ha presentato una campagna informativa per invitare la popolazione ad evitare gli sprechi.
Tra oggi e domani i Comuni trentini riceveranno una lettera da parte del dirigente del Servizio gestione delle risorse idriche "per una raccolta di dati sulla disponibilità di acqua a fini potabili", ma anche "per interventi per aumentare la disponibilità idrica e interventi per ridurre la domanda" di acqua. Ne ha dato l'annuncio Laura Boschini, dirigente generale dell'Agenzia provinciale per le risorse idriche e l'energia (Aprie), nella conferenza stampa per la Giornata mondiale dell'acqua. "È assolutamente indispensabile che si introducano degli interventi che permettano di ridurre la domanda di acqua. L'acqua potabile in questo momento va destinata all'uso prioritario, utilizzarla per altro è veramente uno spreco. Suggeriamo quindi ai Comuni, a seconda della situazione che avranno monitorato, di restringere alcune categorie di utilizzi, tra cui l'irrigazione di vetture e il lavaggio di giardini", ha aggiunto Boschini.
Oggi il Trentino dà acqua ad uso potabile sia all'Alto Adige che al Veneto, che hanno un indice di dipendenza del 2,5% circa. Ma ci sono regioni, come Campania e Puglia, che hanno un indice di dipendenza del 79%.
Consumi. L'agricoltura utilizza tanto in Trentino rispetto al resto d'Italia, ha spiegato il dirigente della Provincia Roberto Andreatta. Gli ettari di superficie irrigata erano 20mila nel 2010, per fare un raffronto in Veneto alla stessa data erano 247mila. C.L.