Si fa avanti anche lo Zoosafari di Fasano: «Non va uccisa, la prendiamo noi»
Gli amministratori disponibili ad ospitare l’orsa realizzando una nuova struttura. Il sindaco scrive a Fugatti: "Qui animali ospitati con dignità" (foto dal sito zoosafari.it)
BRINDISI. Nel dibattito sul futuro di JJ4, l’orsa che ha aggredito e ucciso a Caldes Andrea Papi, ora interviene anche lo Zoosafari di Fasano in provincia di Brindisi, che si schiera contro l’abbattimento dell’animale (come prevede l’ordinanza del governatore trentino Maurizio Fugatti) e si dichiara disponibile ad accogliere l'animale in Puglia.
Esprimendo cordoglio alla famiglia della vittima, i responsabili dello Zoosafari fanno sapere che "non condividendo l'opzione dell'abbattimento" sono disponibili "qualora necessario, ad accogliere l'orsa, eventualmente realizzando un'apposita struttura ex novo, sentite le autorità competenti".
A stretto giro arriva il sì del sindaco di Fasano Francesco Zaccaria: "Condivido con orgoglio la proposta dello ZooSafari e sono disponibile a ogni forma di collaborazione tra gli enti interessati", scrive in una lettera inviata al presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti. "Siamo affranti per la tragica tragica e prematura scomparsa del giovane Andrea Papi che ha provocato unanime e sincero sgomento", scrive il sindaco, che invita le istituzioni della Provincia di Trento a valutare la proposta che arriva da Fasano. Il problema, infatti, viene spiegato dal primo cittadino potrebbe essere "soprattutto burocratico perché spostare un'orsa dal Trentino alla Puglia prevede una serie di adempimenti complessi".
"L'accoglienza - aggiunge Zaccaria - sarebbe assistita da ogni tutela e salvaguardia che il caso richiede, tanto per l'esemplare, quanto per gli altri animali ospitati e per la destinazione che la struttura possiede". Il sindaco sottolinea che lo zoo è struttura, "seconda in Europa per dimensioni, che si è contraddistinta fin dalla fondazione per la piena attuazione di un modello di gestione dei suoi ospiti che ne garantisce in primo luogo il rispetto della dignità in un ambiente che riproduce fedelmente le caratteristiche delle diverse specie ospitate".