Si è spenta la splendida voce di Gisella Ferrarin
La cantante jazz, trentina d’adozione, è deceduta ieri mattina nella sua casa, vinta da un male incurabile
TRENTO. L’ultima esibizione, con la voce appesa a un filo ma ugualmente splendida e ammaliante, è stata solo per il suo compagno di vita e musica, nella loro casa di Trento. «Mi sono messo al pianoforte e lei ha cantato “Lover man”, che era stata la nostra prima canzone. Non potevo immaginare che sarebbe stata anche l’ultima», racconta con grande compostezza e il cuore spezzato dal dolore Roberto Gorgazzini, avvocato di professione e musicista non solo per passione.
Gisella Ferrarin si è spenta ieri mattina, alle 11, vinta da un male che in pochi mesi non le ha lasciato scampo e che ha spento, nel pieno della maturità, una delle voci più belle e interessanti del panorama musicale jazzistico italiano.
Nata in provincia di Bergamo, Gisella ha vissuto la propria giovinezza nel Veronese ma nel corso della propria carriera professionale può vantare esperienze accumulate in giro per l’Europa, ma anche a Los Angeles e Roma.
Cantante e insegnante di canto, in Trentino è arrivata all’inizio degli anni Novanta. «Si esibiva al mitico “Bollicine”, è lì che l’ho conosciuta tramite amici comuni e ho capito quanto era brava», racconta ancora Roberto Gorgazzini.
In Trentino Gisella Ferrarin si è fatta conoscere e apprezzare anche come insegnante, in diverse scuole della provincia. Attualmente era docente alla scuola Il Pentagramma di Tesero.
I funerali si svolgeranno domani, 20 giugno, alle ore 9, presso il cimitero di Trento.