Senzatetto, l'A22 alza il "muro": nuove barriere sui piloni
L'Autobrennero: scelta dettata da ragioni di sicurezza. Franchi (Bozen solidale): «Tutto questo è scandaloso». Il vescovo e la direttrice Caritas: «Servono aiuti pianificati». Sopralluogo della commissione sociale all’Alimarket e al Comini
BOLZANO. Ragioni di sicurezza. Così l’A22 spiega le nuove barriere posizionate nella parte più alta dei piloni del viadotto dell’autostrada che attraversa il capoluogo. Con il primo intervento si era sbarrato l’accesso alla parte bassa, ma poi ci si è accorti che i senzatetto si arrampicavano sui cubi di cemento armato e si facevano un giaciglio proprio sotto i giunti. Troppo rischioso, fanno sapere dalla sede dell’A22 di via Berlino a Trento. Protesta Federica Franchi, presidente dell’associazione Bozen Solidale, da sempre in prima linea nella difesa degli ultimi: «Scandaloso, non è questa la soluzione: se siamo ridotti a barrare i piloni dell’autostrada, siamo ridotti male. Quei soldi andrebbero investiti in progetti di inclusione, a partire dalle abitazioni per i lavoratori che, in questa situazione di grave carenza di alloggi, sono spesso costretti a dormire nei centri per profughi e senzatetto».
La Caritas
Nota congiunta del vescovo Ivo Muser e della direttrice della Caritas Beatrix Mairhofer indirizzata a Provincia e Comuni, per ribadire l’urgenza di gestire in maniera “strutturata” l’accoglienza: «Per aiutare profughi e senzatetto non servono solo soluzioni di emergenza, ma aiuti ben pianificati, permanenti e strutturati. Ciò può avvenire solo se il settore pubblico collabora con le organizzazioni umanitarie private. Siamo pronti a dare il nostro contributo».
La Caritas attualmente ospita 345 persone in Alto Adige e distribuisce - soprattutto a chi non ha un posto fisso dove stare - circa 300 pasti caldi al giorno. «Le nostre strutture sono tutte completamente occupate; anche i nostri punti di distribuzione pasti stanno attualmente lavorando ben oltre la loro capacità. Eppure non riusciamo ad aiutare tutti quelli che bussano alla nostra porta: purtroppo al momento sono troppi. Questa situazione spesso spinge al limite il nostro personale e soprattutto i volontari. C’è bisogno di una regia a livello politico, per coordinare il lavoro delle associazioni laiche e religiose».
Il sopralluogo
Intanto il consigliere comunale Claudio Della Ratta (Civica per Bolzano) informa che la commissione sociale ha effettuato un sopralluogo al centro di via Comini che è aperto tutto l’anno ed ospita, in un grande stanzone, fino a 95 senzatetto. Quindi la commissione si è spostata in via Gobetti, dove c’è l’Alimarket, la grande struttura che offre due servizi: il dormitorio, aperto da metà novembre a fine marzo, che adesso accoglie 140 persone e un servizio diurno che invece è aperto tutto l’anno.
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