Scuotono la bimba perché piange: a otto mesi diventa strabica
I due genitori sotto processo per maltrattamenti alla figlioletta. La madre ha chiesto di patteggiare due anni di reclusione. Il padre deciderà in occasione della prossima udienza
BOLZANO. Due genitori di origini straniere domiciliati in Alto Adige sono sotto processo a Bolzano con l’accusa di lesioni personali gravi ai danni della loro figlioletta di 5 anni che sarebbe stata scossa violentemente, tanto da provocarle emorragie interne. La Procura contesta ai due genitori di aver provocato alla bimba lesioni guarite in oltre 40 giorni con indebolimento permanente della vista.
I fatti sarebbero avvenuti quando la bambina aveva poco meno di un anno. Il processo è entrato nel vivo e la mamma della piccola ha chiesto di patteggiare due anni di reclusione, sostanzialmente ammettendo un comportamento non consono nei confronti della figlioletta, che potrebbe essere stata scossa con veemenza perchè abituata a piangere troppo.
Anche il padre della bambina è accusato di concorso in lesioni personali gravi ma ieri non ha avanzato alcuna richiesta di pena concordata. Ha però ottenuto, per una più approfondita valutazione della situazione, un rinvio dell’udienza che la giudice Carla Scheidle ha fissato al prossimo 11 marzo. In quella occasione anche il padre dovrà decidere se scegliere un rito alternativo del procedimento penale o se affrontare il processo con rito ordinario. L’inchiesta sulla vicenda ha permesso di accertare (tramite una perizia depositata agli atti) che le emorragie cerebrali riscontrate all’epoca alla piccola sarebbero tipiche della sindrome denominata «shaken baby». Si tratta della cosiddetta «sindrome del bambino scosso» che rappresenta una delle forme più gravi di maltrattamento nel periodo dell’infanzia.
Ancora oggi la bambina è affetta da strabismo proprio a seguito del trattamento subìto. I fatti in questione risalgono al 3 giugno 2017. I genitori si videro costretti a trasportare la figlioletta d’urgenza in ospedale a Bolzano ma la madre (che ieri come detto ha chiesto di patteggiare due anni di reclusione con la condizionale) raccontò al personale del pronto soccorso che la piccola aveva evidenziato un ematoma dopo essere caduta dal letto durante un cambio del pannolino. La bambina rimase in osservazione per una notte nel reparto di rianimazione dell’ospedale di San Maurizio.
Successivamente venne trasferita nel reparto di chirurgia pediatrica . Dopo due notti di ricovero il padre firmò una dichiarazione di responsabilità per riportare a casa la piccola che venne dunque dimessa contro il parere dei sanitari. A distanza di due settimane i due genitori furono però costretti a far ritorno in ospedale per uno strabismo insorto qualche giorno prima. In occasione della successiva visita oculistica vennero riscontrate «emorragie retiniche bilaterali». Di qui la contestazione dei gravi maltrattamenti inflitti alla piccola e l’avvio del procedimento penale. MA.BE.