Savoi insulta l'ex leghista Rossato e le donne, è bufera. Il Pd: “Linguaggio inaccettabile”. Interviene anche Selvaggia Lucarelli
La frase con la pesante offesa è stata pubblicata dal presidente della Lega di Trento in un post successivo alla scelta della consigliera provinciale di passare con Fratelli d’Italia. Nessuno, finora, ha chiesto le dimissioni di Savoi
TRENTO. È polemica per quanto scritto su Facebook dal presidente della Lega trentina Alessandro Savoi, che è anche consigliere provinciale, a commento della scelta di Katia Rossato, consigliera provinciale eletta con la Lega, di passare a Fratelli d'Italia. Una decisione che fa seguito alla medesima scelta compiuta, poco tempo fa, dalla collega Alessia Ambrosi
In un breve post, poi rimosso, Savoi si è reso protagonista di un commento pesante ed offensivo nei confronti delle donne (“Nella vita, come nella politica, i leoni restano leoni, i cani restano cani e le t… restano t...”).
Il Pd del Trentino definisce "inaccettabile il linguaggio utilizzato dal presidente della Lega Salvini Trentino nei confronti della consigliera Rossato. Anche se privo del coraggio di dirlo in maniera diretta, risulta chiaro il suo riferimento a chi oggi ha lasciato il partito. Insulti indegni, ancora più gravi, perché vengono da un rappresentante istituzionale che dovrebbe sapere quanto è pericoloso sdoganare un certo linguaggio nei confronti delle donne. Piena solidarietà alla consigliera Katia Rossato”.
La vicenda ha oltrepassato i confini provinciali ed è diventata notizia, vista la gravità dell’accaduto, ripresa anche dai media nazionali. Selvaggia Lucarelli l’ha commentata così: “Il presidente del partito leghista e consigliere provinciale ha scritto un post pacato, degno del partito che rappresenta”.
Il sindaco di Trento Franco Ianeselli ha espresso solidarietà a Katia Rossato e ad Alessia Ambrosi: “Forse il problema non è nemmeno Savoi, ma gli ammiccamenti di chi gli sta accanto (e che, incidentalmente, starebbe governando il Trentino)”.