le ricerche

Sara Pedri, nessun esito dalle tracce segnalate dai cani nel lago di Santa Giustina

L’unità subacquea dei carabinieri arrivata da Genova non ha trovato nulla. Proseguono le ricerche della ginecologa di Forlì scomparsa il 4 marzo 2021

LE FOTO. Vigili del fuoco, carabinieri, unità cinofile perlustrano le acque del lago



TRENTO. Il corpo di Sara Pedri non si trova. Le verifiche delle due tracce individuate dai cani molecolari sul lago di Santa Giustina, dove da ieri (16 ottobre) sono in corso nuove ricerche della ginecologa di Forlì scomparsa il 4 marzo 2021, hanno dato esito negativo.

L'unità subacquea dei carabinieri, arrivata appositamente da Genova, non ha trovato nulla nei punti indicati dalle unità cinofile (a nord e nel centro del lago).  Le ricerche sono continuate per tutto il giorno e proseguiranno fino alle 12 di domani, 18 ottobre, e vedono impegnati anche numerosi vigili del fuoco volontari.

Sul posto, coordinati dal comandante della compagnia dei carabinieri di Cles, Guido Quatrale, stanno operando cinque unità cinofile della polizia di Monaco di Baviera, un'unità dei carabinieri di Bologna e i carabinieri subacquei di Genova, assieme ai militari di Cles. Cinque i corpi di vigili del fuoco volontari (Cles, Cagnò, Tassullo, Taio e Banco), coordinati dall’ispettore dell’unione di Cles, Oscar Betta, che con i gommoni stanno perlustrando le acque del lago.

Carabinieri subacquei e unità cinofile cercano il corpo di Sara

Proseguiranno fino alle 12 di domani (18 ottobre) nel lago di Santa Giustina le nuove ricerche di Sara Pedri, la ginecologa del S.Chiara scomparsa un anno e mezzo fa. Sul posto unità cinofile anche dalla Germania e i carabinieri subacquei di Genova. LE FOTO (vvff volontari)

Anche una terza traccia, che era stata fiutata lo scorso anno, non ha portato ad alcun risultato malgrado i subacquei dei carabinieri abbiano scandagliato la zona in maniera molto approfondita. 

Le squadre con i cani si stanno muovendo con i gommoni sui quadranti che non sono stati battuti ieri, in modo da coprire tutta la superficie lacustre entro fine giornata.

La ginecologa forlivese di 31 anni che lavorava al S.Chiara, è scomparsa dal 4 marzo 2021.

L'auto della donna era stata trovata parcheggiata in località Mostizzolo, nel comune di Cis, al confine con quello di Cles, nelle vicinanze del ponte che sovrasta il torrente Noce. All'interno il suo cellulare. Da quel giorno della giovane ginecologa che aveva lavorato all'ospedale Santa Chiara di Trento si sono perse le tracce.

Il giorno prima della scomparsa Sara Pedri si era dimessa dall'ospedale. "Era da un po' che aveva questo peso, un forte stress dovuto al lavoro. Stava vivendo un periodo molto difficile ed era strano per lei, sempre così piena di vita, sempre a tremila", aveva dichiarato il fidanzato Guglielmo Piro. Parole che, assieme a quelle della sorella di Sara, Emanuela, avevano acceso i riflettori sul reparto di ginecologia e ostetricia del S. Chiara di Trento, dove Sara Pedri aveva lavorato.

A Trento è in corso un procedimento giudiziario sui presunti maltrattamenti sul luogo di lavoro da parte dell'ex primario del reparto di ostetricia e ginecologia dell'ospedale Santa Chiara, Saverio Tateo, e della sua vice, Liliana Mereu, che hanno sempre respinto ogni accusa.

Le parti offese identificate dalla Procura di Trento sono 21, tra medici, ostetriche e infermieri: tra loro anche Sara Pedri.













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