Sanità, in Trentino rimborsi per le visite private dove ci sono lunghe liste d’attesa
Vale per sei mesi (1 dicembre 2021-30 giugno 2022) per dermatologia, cardiologia, otorinolaringoiatria, oculistica, pneumologia e neurologia
TRENTO. Alzi la mano chi negli ultimi due anni di pandemia (ma forse anche prima) non si è lamentato per i tempi biblici per una visita medica specialistica.
La novità – annunciata oggi dall’Azienda sanitaria – è che i residenti in Trentino iscritti al servizio sanitario provinciale che hanno effettuato o effettueranno visite specialistiche in regime privatistico presso strutture e professionisti privati (dal 1° dicembre 2021 al 30 giugno 2022) possono chiedere un concorso delle spese.
Vengono rimborsate - informa l'Apss - solo le prestazioni specialistiche con i maggiori volumi di liste di attesa: dermatologia, cardiologia, otorinolaringoiatria, oculistica, pneumologia, neurologia. Per richiedere il rimborso, entro 90 giorni dalla fruizione della prestazione, è sufficiente avere una prescrizione del servizio sanitario nazionale. Sono escluse dal rimborso le visite fatte in libera professione nelle strutture Apss.
Il modulo per fare la domanda e l’elenco dettagliato delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale per le quali è possibile chiedere il rimborso sono disponibili sul sito di Apss.
La domanda deve essere presentata da chi ha fruito della prestazione e a cui deve essere intestato il documento fiscale; fanno eccezione i casi di rappresentanza legale (minori, interdetti, inabilitati, soggetti con amministratore di sostegno) previsti dall’ordinamento giuridico.
La domanda di rimborso va presentata entro 90 giorni dalla data di fruizione della prestazione al Servizio amministrazione territoriale all’indirizzo mail: rimborsospecialistica@apss.tn.it
Nell’oggetto della mail devono essere indicati cognome, nome e data di nascita del fruitore della prestazione e allegati in formato digitale (scansione o immagine): modello di domanda compilato e sottoscritto dal richiedente; documento di identità del richiedente; promemoria della prescrizione dematerializzata o ricetta SSN del fruitore della prestazione; documentazione fiscale intestata al fruitore indicante la prestazione e la data di fruizione; quietanza di pagamento.