Sanità, allarme dei sindacati: “Obbligo di Green Pass, rischio caos”
Conferenza stampa unitaria all’entrata del S.Chiara. dopo l’incontro con l’Azienda: “Nessuno sa chi deve controllare”
TRENTO. Sindacati della sanità preoccupati in vista dell’obbligo di Green Pass che scatta domani, 15 ottobre, su tutti i luoghi di lavoro: “Si rischia il caos nella sanità trentina, già messa a dura prova da un anno e mezzo di pandemia”, hanno detto in una conferenza stampa unitaria convocata all’ingresso dell’ospedale S.Chiara.
Dice Giuseppe Pallanch, segretario generale Cisl Fp: “Domani ci sarà un disastro organizzativo, nessuno sa cosa accadrà, nessuno sa chi dovrà controllare. Noi non ci prendiamo alcuna responsabilità”.
Aggiunge Giuseppe Varagone, segretario Uil Fpl: “Abbiamo avuto poco fa un incontro con i dirigenti dell’Azienda sanitaria e ci hanno che le loro criticità per domani le hanno demandate ai coordinatori, noi diciamo di no perché i coordinatori hanno altro da fare”.
Gianna Colle, Cgil: “I sanitari che mancheranno domani sono in un numero che è impossibile quantificare e quindi non abbiamo certezza di chi sarà in presenza sui posti di lavoro. E saranno molte le criticità anche per i controlli”.
Fabio Lavagnino, Nursing Up: “Domani il problema sarà grande e molteplici ma abbiamo dei riscontri che ci dicono che ci sono molti reparti in cui la presenza di personale non vaccinato sarà importante”.
Paolo Panebianco, segretario sanità Fenalt: “La nostra grandissima preoccupazione è che noi siamo qui perché l’Azienda doveva illustrarci le azioni ma il problema riguarderà tutto il Trentino. La politica è la grande assente, il problema è che domani il personale sanitario dovrà confrontarsi con un problema nuovo. Ma non ne abbiamo potuto parlare perché in è in corso un catering e non avevano tempo di darci risposte”. C.L.