Rsa al limite, l’allarme della Cgil: «Senza personale e risorse è emergenza continua»
Il sindacato chiede un’incontro urgente all’assessore Tonina per discutere la revisione dei parametri di assistenza. Diaspro e Lazzarini: "Fuga dei dipendenti verso l'Azienda sanitaria che è più attrattiva"
TRENTO. «Nel dibattito in corso sulle Rsa il tema non è solo l'aumento dei posti disponibili, ma anche quello del personale disponibile. Oggi in molte strutture si opera al limite del possibile perché sono cresciuti i bisogni di cura e la gravità dei pazienti, mentre i parametri di assistenza sono rimasti fermi». Lo sostiene, in una nota, la Fp Cgil, che ha scritto all'assessore alla salute Mario Tonina per chiedergli un «Incontro urgente per discutere di revisione degli attuali parametri di assistenza e aprire un tavolo di confronto per recepire in modo compiuto la voce delle tante operatrici e operatori».
«Registriamo una situazione generalmente grave, con abbassamento sempre più repentino della qualità nell'assistenza agli anziani e nelle aree disabilità per mancanza di personale e di risorse che siano peraltro in grado di supportare il fabbisogno reale di personale. Un problema a cui si aggiunge anche la fuga di personale per la poca attrattività del settore rispetto alla Apss, come dimostra il noto fenomeno delle graduatorie di concorso per infermiere o Oss sospese per non sguarnire drammaticamente le Apsp di tali figure fondamentali in fuga», affermano il segretario provinciale di di Fp Cgil Luigi Diaspro e Alessandro Lazzarini, che segue la categoria.
«Quello che il personale ci riferisce è lo sconcerto per la distanza sempre più ampia tra quanto insegnato e appreso nei corsi di preparazione alla professione e ciò che si trovano invece ad affrontare quotidianamente sui posti di lavoro, in una sorta di emergenza continua. In questa situazione cresce l'insoddisfazione e la sfiducia. Se non ci si pone l'obiettivo di costruire soluzioni il rischio è la tenuta stessa del servizio. Per questa ragione ci aspettiamo di essere convocati in tempi rapidi dall'assessore», concludono Diaspro e Lazzarini.