Violenza sulle donne, Rovereto si mobilita: ecco gli appuntamenti
Dal 14 novembre al 7 dicembre torna la rassegna di eventi e spettacoli per sensibilizzare tutta la popolazione sul tema
ROVERETO. Ancora colpita da due femminicidi che nello spazio di pochi giorni la scorsa estate hanno impressionato l’opinione pubblica (quello di Mara Fait, uccisa con un’ascia dal vicino di casa, e quello di Iris Setti, massacrata nei giardini Nikolajewka), Rovereto si mobilita in occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne: dal 14 novembre al 7 dicembre 2023 una serie di appuntamenti mirano a sensibilizzare la comunità sull'importanza di questa tematica, promuovendo un'azione collettiva per il cambiamento sociale.
L'assessora alla Cultura del Comune Micol Cossali riflette sulla necessità di un impegno comune: "Viviamo un tempo di preoccupazione e sgomento di fronte alla violenza distruttiva che umilia e disconosce il valore della vita delle persone. Una brutalità presente sia negli scenari internazionali che nelle cronache di vite spezzate. In tutto questo, è fondamentale mantenere la lucidità per comprendere ciò che accade. La conoscenza e la comprensione sono il primo passo necessario per agire al meglio, sia a livello individuale che collettivo. La Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, istituita nel 1999, serve a questo: per comprendere che la violenza di genere è qualcosa di specifico, radicato nella cultura della sopraffazione e del controllo degli uomini sulle donne. Un cambio culturale profondo è necessario e a questo vuole contribuire anche il programma 'Non è il destino', promosso ogni anno dall'amministrazione comunale in collaborazione con tante realtà del territorio. È nostra responsabilità partecipare al cambiamento."
A livello nazionale, la violenza di genere rimane un problema grave. Negli ultimi 5 anni, circa 2,4 milioni di donne (11,3% delle donne dai 16 ai 70 anni) in Italia hanno subìto almeno una forma di violenza fisica o sessuale. In Trentino, i dati del 2022 mostrano un aumento preoccupante dei casi di violenza di genere, stimati in crescita del 15-20% rispetto al 2021, con un aumento anche dei casi non denunciati.
A Rovereto, le iniziative per la Giornata Internazionale includono eventi culturali, dibattiti, mostre e attività educative. Questi eventi non sono solo un momento di riflessione, ma anche un'opportunità per promuovere azioni concrete contro la violenza di genere.
Martedì 14 novembre (ore 17.30 sala Fondazione Caritro), “Violenza maschile sulle donne: cosa accade in tribunale?” Dialogando con Elena Biaggioni, avvocata penalista e vice presidente dell'associazione Donne In Rete contro la Violenza, e con Matilde Betti, magistrata e già presidente della 1a sezione civile del Tribunale di Bologna, cercheremo di capire cosa succede quando un caso di violenza sulle donne arriva in tribunale.
Luisa Sartori, Presidente della Cooperativa Sociale Punto d’Approdo, che venerdì 17 alle 20.00 all’Urban Center, presenterà la Conferenza/Discussione “La regia filmata di una violenza. Quando l’uso del cellulare diventa reato”, con Dalia Alyha, ha ricordato l’impegno in città in favore delle donne vittime di abusi: “Abbiamo diverse strutture d’accoglienza, appartamenti dedicati al reinserimento sociale e un laboratorio dove donne che possono così riacquistare autonomia dopo una violenza che non è solamente è necessariamente fisica, ma può essere psicologica, economica”.
Patricia Salomoni, Presidente Accademia degli Agiati, ha ricordato l’appuntamento che si terrà sempre venerdì 17 alle 17.00 presso la Fondazione Caritro, una tavola rotonda dal titolo “Non solo vittime”. “Abbiamo voluto spostare lo sguardo su un altro aspetto – ha spiegato – ovvero sulle donne di pace in un mondo di guerra. Le donne sono vittime della guerra perché quando entra nelle città colpisce in modo particolare le donne. Violentate dal nemico come cittadella da espugnare. Nel mondo antico erano destinate ad essere schiave del nemico. Ora sono costrette ad abbandonare i loro spazi, la loro casa, in esilio. Ma le donne sono anche protagoniste nella costruzione della Pace e abbiamo voluto portare esempi di donne interpreti di proposte di pace nella letteratura, nelle associazioni e nelle istituzioni pubbliche, spesso in conflitto con le leggi nazionali o internazionali”.
Anna Pisetti, della Fondazione Museo della Guerra, ha ricordato l’impegno del Museo nel raccontare il ruolo della donna anche nei teatri di guerra: “Da qualche anno abbiamo pensato di spostare lo sguardo dalla tradizione di storia al maschile, abbiamo cercato di recuperare l’attenzione allo sguardo delle donne, dei bambini, degli anziani in guerra. Al museo si terrà una visita guidata (Sabato 25 novembre, ore 11) con uno sguardo al femminile, dove sarà possibile conoscere l’impegno e il sacrificio delle donne che hanno operato negli scenari bellici”.