Urban festival, l’energia sfida la pioggia
L’evento è partito nel pomeriggio con spettacoli, laboratori e concerti, coinvolgendo le giovani associazioni della città
ROVERETO. Sfidando le minacce di pioggia, l’Urban festival è partito ieri attorno alle 18 con i primi spettacoli. La terza edizione estiva era stata annunciata più "autarchica", nella volontà di proporre le iniziative dei gruppi e delle associazioni cittadine, senza interventi “esterni”. La “presa del centro storico”, così come l’aveva prefigurata Elisa Colla, consigliera delegata alle politiche giovanili e ideatrice della manifestazione, che cadeva proprio il 14 luglio, nell’anniversario della presa della Bastiglia, ha coinvolto una bella fetta delle associazioni roveretane, sportive e culturali, convinte della necessità di rianimare la città e il suo centro storico, con la proroga dell’orario di chiusura fino all’una di notte . Così, mentre in largo Foibe si svolgeva un laboratorio di scrittura urbana, scrivendo poesie sulle sedie realizzate in un progetto con i richiedenti asilo, via Tartarotti era disseminata di giovani sportivi, dagli entusiasti del frisbee alle arti marziali, al minibasket. Strade chiuse al traffico e spazio a volontà, mentre sul palco montato nel cortile urbano di via Roma si esibivano giovanissime danzatrici e davanti, in strada, un gruppetto di writers dava sfogo alla propria creatività su un pannello montato lungo la via. Nelle piazze vicine, invece, c’era musica dal vivo: i Bruschetta Brothers (che nella vita di tutti i giorni sono professori universitari) in piazza Loreto, altri musicisti in piazza Erbe e nello slargo di via Mercerie, davanti al bar Tentazioni. Sempre con un occhio attento al cielo, perché le nuvole si sono addensate minacciose sopra Rovereto. Un po’ per volta la gente ha iniziato ad affollare le strade, e al momento di andare in stampa la festa era in pieno svolgimento, con menù dedicati nei bar e ristoranti del centro.
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