«Una spesa eccessiva per un parcheggio inutile»
All’oratorio di Santa Maria. Anche Renzo Azzolini critico con la decisione della giunta «Con i 450 posti dell’ex Bimac in arrivo si poteva pensare a qualcosa di meno costoso»
Rovereto. Alle critiche sul parcheggio realizzato all’oratorio di Santa Maria di Paolo Farinati e Andrea Miorandi si aggiungono oggi quelle di un “zinevrino” doc, l’ex assessore Renzo Azzolini. Poco convinto sia dal nuovo campetto per il calcio che dalle spese sostenute: ragionevolmente, scrive, 60 o 70 mila euro.
«Da vecchio “ Zinevrino” - scrive Azzolini - mi sento di poter aggiungere il mio nome a quello di Farinati e Miorandi non tanto per pregiudizio politico nei confronti della Giunta Comunale ma sulla base delle seguenti riflessioni. Su quel campetto ed in quell’oratorio, nella mia prima giovinezza ho trascorso assieme a tanti coetanei molto del tempo che ci era consentito di dedicare allo svago e così, tornando la memoria alla fine degli anni 50 non ho potuto frenare i ricordi delle appassionare partite di calcio a sette giocate su quel campetto nel quale, la guerra tra il terriccio e l’erba vedeva sempre soccombere quest’ultima. Mi sono tornate in mente le squadre del Santa Maria, del Lizzanella, del Rosmini-San Marco del Cosis e anche alcuni amici-giocatori del S. Maria tra i quali Aldo Arlanch pilastro della granitica difesa zinevrina, il tocco di palla del giocoliere Gianni Degiampietro, l’ottima capacità dei fratelli Colombo e molti altri come il Rudy, il Mario, il Silvano.
Il calcio in gabbia
Ora, rivedendo quel luogo con gli occhi della nostalgia non posso altro che rattristarmi per quei ragazzini che dovranno rinchiudersi in quella bella gabbia pavimentata con la modernissima erba di plastica in modo da non danneggiare le macchine in sosta.
Parcheggio per chi?
Macchine in sosta in un parcheggio temporaneo di circa 40 stalli, realizzato proprio nei giorni nei quali si stanno riprendendo i lavori del mega parcheggio Itea (450 posti auto) nell’area ex BImac. A me, questo parcheggio temporaneo sembra un intervento non giustificato se non per tacitare per un paio d’anni i residenti delle case di lungo Leno sinistro e quelli degli immobili Itea. Forse però il nuovo parcheggio potrebbe essere utilizzato anche da alcune pigre mamme o papà (parità di genere!!) che al mattino occupano la zona antistante l’ingresso dello storico asilo Vanetti poiché, trovano troppo dispendioso percorrere a piedi con i loro pargoletti quei 250 metri che, dal parcheggio (quasi sempre sotto utilizzato) di Piazzale Caduti sul Lavori portano alla Scuola dell’Infanzia.
Mi è venuto in mente anche, l’ormai ultra-centenario don Guido Avi forse più conosciuto con il soprannome di “don Torta”. Questo prete si è speso per anni a favore della comunità di Zinevra e per rimettere in piedi l’oratorio, unico punto di svago e di riferimento negli anni 50 e 60. Sarebbe anche interessante conoscere oggi, il suo parere in merito a queste trasformazioni socio-urbanistiche.
Bastava molto meno
Ultima riflessione: forse sarebbe stato più opportuno individuare una soluzione temporanea di ben più basso costo, nell’attesa dell’ultimazione del parcheggio Itea. Come un accordo con la parrocchia per la messa a disposizione per un paio d’anni degli spazi dell’esistente campetto dalle 20 fino alle 9 del mattino, garantendo parcheggio notturno ai residenti, ed alle mamme o ai papà degli “asilotti”. Quale rimborso l’amministrazione avrebbe potuto sistemare un’area decentrata dove ricavare un campo di pallacanestro- pallavolo o di calcetto a cinque».