Un laboratorio per sostenere i negozi
Aperto l’ufficio all’ex catasto, l’obiettivo di Uct e Comune è facilitare le nuove attività che scommettono sul centro storico
ROVERETO . Chi proverà ad aprire un negozio in centro a Rovereto d'ora in poi non sarà più solo. É solo uno degli scopi per il quale da oggi è aperto all'ex catasto di via Carducci il "laboratorio di rigenerazione urbana". Sarà la sede di un progetto partito lo scorso settembre, da una protocollo firmato tra Unione Commercio e Comune. Segue lo schema di un progetto di livello nazionale di Anci e Confcommercio, e c'è forte probabilità che Rovereto diventi una delle tre città italiane scelte per essere affiancate in questo percorso di rigenerazione, almeno così ha promesso ieri Ilaria Fazio, coordinatrice a livello italiano. Per ora c'è la sede: il piano terra dell'ex ufficio del catasto. Sarà il luogo di riunioni, incontri, sede operativa di tutto il progetto, e punto di ascolto. Sarà infatti aperta tutti i martedì ed i giovedì dalle 14 alle 16, commercianti, cittadini, associazioni, gruppi potranno presentarsi e dare il proprio contributo per "rigenerare" il centro storico, o segnalare problemi e questioni. Alla base di tutto c'è la necessità di riempire tanti "buchi", vuoti presenti in centro (e non solo in centro), a partire soprattutto dai negozi. Una delle prime azioni è stata di coprire le vetrine vuote con i cartelloni di "vetrine in movimento". «Adesso abbiamo una sede fisica, dove incontreremo aziende, associazioni, cittadini - ha detto Marco Fontanari, presidente dell’Uct - da qui aiuteremo commercianti ed attività a consolidare l'esistente, aiuteremo a convertire le attività in crisi e che per ragioni di mercato non hanno più ragione di esistere. Daremo spazio a nuovi imprenditori, affiancandoli e dando loro una mano ad insediarsi, a trovare una sede». Accanto alle attività che "resistono", il centro storico ha conosciuto una miriade di attività che hanno vissuto pochi mesi, a volte stritolate da costi di avvio e affitti elevati. Avere alle spalle un'organizzazione può fare la differenza, e dare la spinta giusta, anche a livello di fiducia. Al progetto guarda con attenzione anche la Provincia: «Finora, anche con Trentino Sviluppo, abbiamo alleviato le difficoltà di chi faceva impresa nell'industria. É tempo di farlo anche nel commercio», ha aggiunto il vicepresidente Alessandro Olivi. Il sindaco ha inserito l'azione in quella complessiva della sua amministrazione: «Abbiamo rigenerato luoghi fisici, ora dobbiamo immettere funzioni e rigenerare beni immateriali». Il laboratorio di rigenerazione urbana (coordinato da Cristian Sala, assieme a Martina Flamini e Giampiero Lui) comincerà con un'indagine, intervistando nelle prossime settimane 500 commercianti ed esercenti, chiedendo problemi, difficoltà, punti di forza di Rovereto. Verranno organizzati incontri periodici, con un'azione trasversale a tutti i servizi comunali e assieme all'Uct. (m.s.)
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