Teleriscaldamento in via Cavour cede uno sfiato
ROVERETO. L’immagine poteva essere un po’ inquietante: un tombino semisollevato e una nuvola di vapore, con odore sulfureo e ferrigno, che si alzava verso il cielo. Ma almeno per questa volta, dal...
ROVERETO. L’immagine poteva essere un po’ inquietante: un tombino semisollevato e una nuvola di vapore, con odore sulfureo e ferrigno, che si alzava verso il cielo. Ma almeno per questa volta, dal tombino non ha fatto capolino nessun demone, maggiore o minore: “solo” un guasto alla condotta del teleriscaldamento. Qualcosa, tra giunzioni e collegamenti alle abitazioni, ha ceduto e la pressione del circuito di acqua e vapore (ha una temperatura di esercizio di circa 90 gradi) ha sollevato il tombino. A sgorgare per via Cavour - il guasto si è verificato all’altezza nel numero civico 16, la palazzina all’angolo con via Pollini - era l’acqua di circuito. Che come quella degli impianti domestici, nel tempo ha preso colore rossastro e odore sgradevole. Dalle caditoie delle acque bianche quel flusso è finito anche al collettore e da lì al Leno, dove è stato lanciato l’allarme da un pescatore perché all’altezza della piscina uscivano acqua e vapore dall’odore di fogna. Allarme rientrato quasi immediatamente, collegato quello sversamento anomalo col guasto di via Cavour.
Tornando al teleriscaldamento, il problema si è verificato verso le 15. I pompieri di Trento non hanno potuto che isolare il tombino, proteggendolo in modo che qualcuno non ci finisse dentro, e chiamare gli uomini di Dolomiti Energia. Che poco dopo sono intervenuti.
Il lavoro, avendo a che fare con una conduttura in pressione e di acqua bollente, è un po’ delicato. Prima i tecnici hanno individuato sulla mappa le saracinesche di zona in grado di isolare quel tratto di condotta, e le hanno messe in funzione. A quel punto è stato possibile ispezionare il tombino, per scoprire che a provocare la perdita è stato uno sfiato dell’impianto, la cui valvola evidentemente ha ceduto. Dovrà essere sostituito è già nel tardo pomeriggio di ieri si attendevano in via Cavour gli operai della ditta incaricata della sostituzione, anche se non era ancora chiaro se per un sopralluogo o per aprire il cantiere. Sarà necessario scavare per liberare la condotta: può volerci anche qualche giorno. A ieri sera i tempi di soluzione del problema non erano ancora definiti. L.M