Superstore, niente esuberi 

Da Coop al gruppo Aspiag Despar. Picchetti (Uil): «Vigileremo sul passaggio di contratto Ai lavoratori vanno garantiti identico trattamento economico di prima. Lo switch per aprile»


GIULIANO LOTT


ROVERETO. «Per i 94 dipendenti sarà un semplice cambio di casacca, almeno questo dice la legge, e noi vigileremo sulla regolarità di questo passaggio» spiega Stefano Picchetti della Uil Tucs sulle conseguenze del passaggio del superstore della Coop al Millennium Center dalla Cooperazione al gruppo Aspiag Despar. Per il quale, argomenta il sindacalista, «riassumere i dipendenti Sait è un obbligo di legge, previsto dall’articolo 2112 del codice civile, che stabilisce il trasferimento del personale, con le stesse caratteristiche contrattuali, retributive e di anzianità, senza soluzione di continuità alla nuova proprietà». Tuttavia qualche insidia si nasconde nelle pieghe della legge, poiché i dipendenti della Coop del Millennium (un quadro, tre operai e 90 impiegati) sono assunti con il contratto della cooperazione, mentre il gruppo Aspiag Despar applica il contratto nazionale di Federdistributori, da poco approvato. Se dal punto di vista tecnico, non c’è nemmeno una procedura di licenziamento, poiché i dipendenti passano alla proprietà subentrante, alle stesse condizioni contrattuali, va analizzato e valutato con attenzione il modo in cui il contratto Federconsumatori viene applicato, voce per voce. Le discrepanze non dovrebbero essere critiche, ma qualche incongruenza si può verificare. «Dobbiamo capire nel concreto cosa comporta il passaggio da un contratto a un altro. Il nostro compito è tutelare i lavoratori, che hanno diritto non solo a conservare il proprio trattamento economico, ma anche eventuali premi o scatti d’anzianità, comprese le ferie e ogni aspetto retributivo individuale. In sostanza, per il dipendente non deve cambiare nulla, in senso peggiorativo. Qualora si presentino delle variazioni contrattuali migliorative possiamo invece accoglierle . Ciò che però rappresenta la base di partenza e che ciò che c’è va conservato». Dal punto i vista tecnico, il subentro arriverà entro il primo di aprile. Nel frattempo, sono le scadenze tecniche a stabilire la road map: lunedì l’azienda ha comunicato al sindacato l’avvenuto accordo per la cessione di ramo d’azienda da parte della Coop, dunque entro lunedì 11 marzo i sindacati dovranno fissare un incontro, dalla cui data ci saranno dieci giorni per arrivare ad un accordo tra le parti. Questo almeno prevede la procedura, dunque i tempi, da qui allo switch, sono piuttosto stretti.«Novantaquattro lavoratori sono tanti - conclude Picchetti - si parola di un punto vendita che ha avuto la sua importanza strategica per Coop, ed è ritenuto utile da Aspiag per proseguire il proprio percorso di rafforzamento sul nord Italia. A questo livello non è più commercio, ma grande distribuzione organizzata, cioè industria commerciale, dove i numeri in gioco e le strategie, che si giocano a livello scientifico, sono pari a quelli dell’industria, e tale è anche il livello di organizzazione aziendale. Anche per questo bisogna stare attenti e controllare la regolarità di questo passaggio, scontato per la legge, ma che va seguito con la massima attenzione».













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