Rurale, addio al direttore Sartoni al suo posto c’è Ruggero Carli 

Il cda ha scelto di non rinnovare il contratto in scadenza, il nuovo incarico durerà solo fino a gennaio  Il presidente Gios: «Entro l’anno prevediamo di realizzare la fusione con Lizzana e Alta Vallagarina»


di Giuliano Lott


ROVERETO. Il contratto di Romolo Sartoni, nominato direttore della Cassa rurale di Rovereto alla fine di luglio di due anni fa, scade oggi e non verrà rinnovata. Lo ha stabilito il consiglio di amministrazione della Rurale che si è riunito giovedì sera. «Sono mutate le necessità della nostra banca - spiega il presidente Geremia Gios , e di conseguenza serviva una professionalità differente. Anche Maradona - scherza Gios - , che è stato un grandissimo calciatore, non avrebbe avuto la stessa carriera se fosse stato impiegato come cestista. Sartoni è un bravo risanatore, che è stato importante per seguire la ristrutturazione aziendale in cui ci siamo impegnati fin dal nostro insediamento. Ora però abbiamo di fronte un passaggio importante e va cambiata la professionalità, ci serve qualcuno che abbia una forte esperienza di fusioni, e il consiglio di amministrazione ha deciso di affidare il ruolo di direttore facente funzioni a Ruggero Carli, ex capo della vigilanza della Federazione delle cooperative, che si è già occupato di numerosi fusioni e vanta un’esperienza specifica che ci sarà molto utile». Carli, che è anche statom il responsabile delle Casse Rurali per la Cooperazione Trentina, ha ricevuto un incarico a tempo determinato: entrerà in carica dal primo di settembre e lo rimarrà fino al 31 di gennaio. Una data entro la quale il presidente Gios conta di aver completato il percorso di fusione tra la Rurale di Rovereto e quelle di Lizzana e dell’Alta Vallagarina. Per alcune settimane Sartoni rimarrà come consulente, per affiancare il nuovo direttore ed effettuare il necessario passaggio di consegne. Poi inizierà il lavoro di Carli, cui spetterà seguire il percorso di fusione. «Riteniamo di poter arrivare alla formalizzazione della fusione entro la fine dell’anno, e se il tempo non bastasse, non oltre gennaio. Sono procedure molto complesse - aggiunge Gios - che necessitano una professionalità specifica. Carli possiede tutte le conoscenze che servono per occuparsi di questo delicato passaggio».

Nessun trauma per l’avvicendamento al vertice della Rurale, assicura il presidente: il consiglio d’amministrazione di giovedì sera si è svolto «in un clima sereno e costruttivo». Così, fino a gennaio il percorso è segnato. Poi toccherà al prossimo consiglio d’amministrazione scegliere quale sarà il direttore plenipotenziario , cioè quello che tra le altre cose si dovrà occupare del trasferimento della nuova Rurale nella nuova prestigiosa sede di corso Rosmini, a palazzo Balista. L’architetto Dalzocchio, che ha seguito il lungo progetto di ristrutturazione del palazzo settecentesco attende indicazioni sulla distribuzione degli spazi interni dell’edificio, che dipendono dagli esiti della fusione.

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