L'EVENTO

Rovereto, trecento bikers si prendono la città 

Il raduno in corso Bettini e poi il corteo fino alla Campana dei Caduti. Edizione record per numero di partecipanti. LA FOTOGALLERIA



ROVERETO. Più di 300 partecipanti al Motoraduno, ai quali complice la splendida giornata di ieri si sono aggiunti moltissimi appassionati “di giornata”, partiti all’alba un po’ da tutto il Nord Italia. Immancabile poi la pattuglia dei roveretani, molti dei quali arrivati con moto d’epoca, dai veri e propri gioielli fino quei vecchi “cinquantini” che dopo avere popolato i sogni adolescenziali di chi oggi viaggia verso i Sessanta sono finiti pian piano per sparire anche dalle cantine.

Rovereto "rombante": un'invasione di bikers

Trecento i partecipanti al Motoraduno: un'edizione da record. Dopo il raduno in corso Bettini, il corteo fino alla Campana dei Caduti, dove sono state scattate anche alcune foto ricordo di gruppo (fotoservizio Sara Pallaver). L'ARTICOLO

Uno spettacolo ieri mattina in corso Bettini, dove si sono radunati a partire dalle 10 i partecipanti alla giornata finale del Motoraduno: l’esposizione dei mezzi, appunto, su corso Bettini e poi la partenza in corteo e la sfilata per le vie della città, la salita al colle di Miravalle e la cerimonia ai piedi di Maria Dolens, che per l’occasione ha gratificato i presenti con una serie di rintocchi “fuori orario”.

Poi il gruppo si è trasferito in massa al campeggio allestito a Marco, per una pastasciutta collettiva e le premiazioni. Per la cronaca, il gruppo vincitore, con 18 partecipanti al raduno, è il Moto Club Lupi Bianchi del Lazio. Seguito dal Moto Club Alba e dalle Aquile del Lura (Lombardia). Dal punto di vista della massiccia partecipazione di Moto Club italiani, sicuramente ha giocato un ruolo anche la principale novità di quest’anno: l’inserimento del motoraduno roveretano da parte della Fmi tra le prove valide per il “Campionato italiano Turismo”. In tutta Italia le prove ammesse sono nove e prevedono una classifica individuale ed una per Moto Club.

A fare punteggio è il numero di partecipanti ad ogni singola gara e la distanza tra il raduno a cui prendono parte e la loro sede. Per Rovereto entrare nel circuito è da una parte il riconoscimento della serietà del lavoro svolto in questi molti anni dal Pippo Zanini e dall’altra un importante veicolo promozionale. Le massicce presenze dal Lazio, per esempio, si spiegano probabilmente proprio con la ricerca di punti per il Campionato.

Dal punto di vista dei “lupi solitari” la palma del più ardimentoso va ad un motociclista di Fürstenau, in Germania, che ha vinto la classifica sulla distanza percorsa: 1150 chilometri da casa sua a Rovereto. Ha battuto tre inglesi, un belga e alcuni bikers della Repubblica Ceka.

Nel complesso, un popolo molto vario. Con gli irriducibili in pelle e borchie che ormai sono una minoranza rispetto ai contemponaei in abbigliamento tecnico. Età media che dopo molti anni sembra iniziare ad abbassarsi e sfoggio di motociclette che più che personalizzate sono dei “top di gamma” delle case produttrici. Anche se alla fine l’attenzione dei molti roveretani che ieri erano su corso Bettini ad ammirate le moto esposte finisce sempre per essere catalizzato dai pezzi storici, tra i quali un sidecar della Guzzi più guardato di una bella donna. (l.m)

 













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