Rovereto, tre giorni di chiusura forzata del bar “Zaffiro”
La colpa del locale, avere servito da bere a clienti oltre il limite delle 18 fissato dalle norme anti-Covid. Ieri è stato notificato il provvedimento del Prefetto
ROVERETO. Le norme anticovid hanno fatto una vittima “eccellente”: da venerdì 11 e fino a domenica 13 dicembre, il bar pasticceria Zaffiro, in vicolo Parolari, rimarrà chiuso. Fermato dall’autorità ammistrativa, come chiarisce il cartello affisso in bella mostra sulla porta di accesso. La sua colpa, non avere rispettato il limite massimo delle ore 18 per servire da bere. Una norma di cui molti faticano a capire il senso, ma che è uno dei capisaldi degli ultimi Dpcm: l’attività dei locali si può svolgere normalmente, sia pure col rispetto delle distanze interpersonali e con l’utilizzo della mascherina, nell’arco della giornata. Ma deve cessare improrogabilmente alle 18, escludendo quindi tutta la fascia di aperitivi e dopocena dalle possibili frequentazioni.
I controlli sono capillari a Rovereto, tanto che dopo qualche resistenza iniziale, la gran parte dei locali rispetta questa normativa ormai quasi con timore. Evidentemente non tutti, però. E la posizione assolutamente defilata dello Zaffiro, affacciato su un cortile interno al quale si accede da una galleria, può avere fatto pensare a gestori e clienti - molto spesso, difficili da mettere alla porta senza risultare scortesi, cosa che non fa parte del dna di un barista che si rispetti - che un minimo di tolleranza in più ci potesse stare. Il blocco imposto ieri alla attività dimostra il contrario.
Quello di ieri non è certamente il primo locale cittadino ad essere incappato nei controlli della polizia. Già ad inizio mese erano state elevate le prime multe: 280 euro, se il trasgressore colto in fallo paga entro cinque giorni, altrimenti si va dai 400 ai 1000 euro). La sanzione pecuniaria però non esclude la successiva e ben più pesante conseguenza accessoria della sospensione della attività: valuta il Prefetto, da noi il Commissario del Governo. E allo Zafiro è andata anche bene, visto che la sospensione a seconda della gravità dei casi, può arrivare fino a 30 giorni. I tre comminati al locale roveretano, insomma, sono quasi un buffetto. A renderli più pesanti è il momento: un sabato e domenica, in periodo natalizio e con la città malgrado tutto affollata, non sono due giorni normali. Già ieri pomeriggio i locali del centro erano decisamente più frequentati della media.