Rovereto, studenti «a spasso» sulla statale
Ogni giorno a centinaia attraversano via Abetone e camminano fino alla stazione sulla strada, in mezzo a camion e auto
ROVERETO. Il passaggio degli studenti del Don Milani sulla statale ad ogni fine lezione è un problema sul quale quanto meno interrogarsi.
Arrivano tutti dallo stesso posto, la scuola a ovest della statale, a san Giorgio. Escono in massa, ma al sottopasso di via Manzoni arrivano già un po’ sgranati. Da lì salgono per la scaletta fino alla statale, via Abetone in quel tratto, sul lato est della carreggiata. L’unico con marciapiede, l’unico con uno spazio congruo oltre la carreggiata vera e propria.
E l’unico che è possibile raggiungere perché chi ha realizzato il collegamento ha collocato una unica scala tra la statale e il piano di via Manzoni più in basso, e l’ha messa lì.
In teoria dovrebbe essere tutto semplice: si scende restando sul marciapiede fino a piazzale Orsi e lì, sfruttando quei semafori pedonali che hanno funestato la viabilità cittadina degli ultimi 20 anni, si passa sull’altro lato raggiungendo la stazione e la fermata dell’autobus. Però tutti giorni quei ragazzi non arrivano fino a piazzale Orsi sul lato “buono”, ma di attraversare prima la statale. Molti anche molto prima, già appena saliti dalla scaletta. Per poi percorrere centinaia di metri a bordo strada ma di fatto sulla carreggiata, perché non ci sono né marciapiede né una banchina abbastanza larga per camminarci sopra.
Il fenomeno si ripropone ogni giorno e a quanto pare è già stato segnalato a vigili e scuola, ma senza esito. Si crea una situazione di pericolo grave, evidente e del tutto ingiustificato. Forse si potrebbe provare a spiegarlo ai ragazzi, che a differenza dell’acqua, una testa la dovrebbero avere.