il chiarimento

Rovereto, se si inciampa nella buca non è sempre colpa del Comune

Audizione in commissione per chiarire l’aspetto della risarcibilità dei danni. Il cittadino è tenuto ad avere attenzione, il Comune alla manutenzione



ROVERETO. La sintesi, estremizzata, è che se ci si fa male inciampando in una buca o a causa di un cubetto di porfido mancante, non sempre si sarà risarciti dal Comune che ha in gestione quel tratto di strada. Questo è quanto è emerso da un confronto in commissione consigliare a Rovereto.

La gestione del servizio di manutenzione stradale e dei profili di responsabilità del Comune è stato, infatti, uno degli argomenti trattati dalla Commissione consiliare permanente “Economia, bilancio e servizi”, che si è riunita il 30 marzo. Sul tema, la Commissione ha voluto ascoltare i referenti dell’Avvocatura incaricata di seguire, in via amministrativa, la gestione dei sinistri.

L’aspetto che ha maggiormente catalizzato l’attenzione dei Consiglieri è stato quello dei profili di risarcibilità dei danni subiti dai cittadini nei casi di una insufficiente manutenzione delle strade. Dalla discussione è emerso come il rapporto di collaborazione fra l’ente locale ed il cittadino rappresenti il punto nodale per una corretta gestione di un eventuale contenzioso e, ancor prima, della prevenzione dello stesso.

Partendo dal quadro normativo, l’Avvocatura ha avuto modo di chiarire come la giurisprudenza, sia di merito che di legittimità, ormai consolidata, sia compatta nel rigettare una indiscriminata aspettativa di risarcibilità in capo al cittadino. Al contrario, nella prospettiva di solidarietà collaborativa sancita dall’articolo 2 della nostra Carta Costituzionale – spiega in una nota il Comune du Rovereto –  fra cittadino ed Istituzioni è fondamentale che il primo si ponga in una dimensione di responsabilità e cautela.

Come evidenziato, infatti, occorre che il cittadino ponga attenzione quando percorre le strade o i marciapiedi cittadini, fuggendo dall’idea di poter imputare in via automatica e diretta in capo al Comune ogni eventuale infortunio conseguente ad una qualsivoglia anomalia del fondo.

Al contempo, grava sul Comune, in quanto custode di tali beni, l’onere di approntare ogni azione atta ad impedire che simili incidenti possano verificarsi. Sebbene, quindi, ogni sinistro sia un caso a sé stante con origini ed evoluzioni proprie, è emerso come la responsabilità vada indagata, in tutti i casi, su ambo le parti, Ente e cittadino, al fine di scongiurare pericolose aspettative di automatismi risarcitori che potrebbero illudere il cittadino e vederlo, alla fine, anche soccombere in giudizio.













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