ROVERETO

Rovereto, «ex Anmil: stiamo perdendo il treno» 

Klaus Broz: Accademia della lirica, nessuna risposta dal Comune. Gilmozzi: Valduga non si oppone alle demolizione  


di Giuliano Lott


ROVERETO. La risposta arriva dall’assessore provinciale ai lavori pubblici Mauro Gilmozzi e risale all’altro ieri. Sull’ex Anmil, scrive l’assessore, ad oggi non è giunta dal Comune di Rovereto alcuna indicazione di non procedere alla demolizione del complesso al Bosco della Città. Gilmozzi risponde così all’interrogazione presentata sul tema dal consigliere Claudio Civettini, e pare un rimpallo alla giunta di Francesco Valduga in merito al progetto dell’accademia della lirica proposto da Klaus Broz.

Il progetto prevede infatti il riutilizzo, perlomeno parziale, della struttura realizzata nel 1967 dall’Anmil e poi abbandonata prima ancora di essere inaugurata. Se il Comune non si oppone, l’iter tecnico per l’abbattimento proseguirà. Broz, dal canto suo, non nasconde la propria delusione. «Fino ad oggi la Provincia ha sostenuto di essere disponibile a ragionare sul progetto a condizione che il Comune dimostri interesse. Ce lo ha ribadito a suo tempo l’assessore Gilmozzi in persona. Ma finora il Comune, anziché compilare una lettera di interesse, non vincolante, ma che ci permetterebbe di perfezionare gli accordi con i privati e le fondazioni interessate a sostenere il progetto, non ha fatto nulla. È da febbraio che attendiamo di incontrare il sindaco, ma non siamo stati ancora convocati».

Siamo dunque a uno stallo? «Trovo vergognoso - commenta Broz - che in tutta questa trafila che è durata mesi non ci sia nemmeno un atto del Comune che parla di questo progetto. C’è la richiesta di approfondimento firmata dalla Circoscrizione Centro, c’è il sollecito della Commissione urbanistica al Comune e due riunioni dei capigruppo che chiedono di approfondire. Noi siamo pronti, ma per iniziare a lavorare al progetto bisogna che il Comune manifesti il proprio interesse permettendo così di procedere con gli approfondimenti necessari, a partire dai finanziatori. I quali aspettano solo l’atto ufficiale per formulare le proprie proposte. È strano, in principio c’era un a gran fretta per avere il progetto in mano e abbiamo accelerato per poterlo presentare. Ora tutto pare arenato».

Sul caso interviene anche Willy Angeli: «Sono mesi che il sindaco tergiversa. La richiesta è stata fatta, ora tocca all’amministrazione rispondere, ma pare che preferisca continuare con un estenuante scaricabarile. Una tecnica consolidata per liquidare un progetto senza assumersi il peso della decisione. Se c’è interesse, lo si dica e si chieda di sospendere la demolizione». Ne ha chiesto conto in aula anche Ruggero Pozzer, che da verde condivide il reimpiego dell’ex Anmil. «Sarebbe meglio utilizzata in questo modo, con un progetto che dà lavoro a molte persone, che rasa al suolo, con l’incomodo ulteriore di corrispondere un credito edilizio equivalente a Patrimonio Spa, che rimane proprietaria dell’area. L’accademia della lirica darebbe una forte qualificazione ed è un progetto realizzabile. Assolverebbe un interesse ambientale, ma anche urbanistico e culturale. Non capisco perché non si possa ragionarne».













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