Riaperta Via Dante «Servirà per girare più lenti in centro» 

Rimosse le transenne, ricomincia il traffico di auto e bici Tomazzoni: «Questo progetto ci farà cambiare mentalità»


di Giuliano Lott


ROVERETO . Il tempo di far uscire i bambini dalle elementari Regina Elena in tutta sicurezza, un’ultimo sopralluogo dei tecnici e dei vigili urbani sulla strada appena lastricata di porfido, e alle 16.44 sono stati gli stessi assessori Beppino Graziola e Maurizio Tomazzoni a rimuovere l’ultima transenna. Via Dante è riaperta alle auto, come prima, ma qualche evidente differenza c’è. «Vedete?» mostra Tomazzoni indicando l’infilata della strada dall’incrocio con Borgo Santa Caterina e via Tartarotti. «Ora c’è più permeabilità tra gli spazi: macchine, biciclette e pedoni andranno a condividerli e credo che, come è accaduto in altre città d’Europa, la convivenza sarà migliore». Senza marciapiedi rialzati e con un fondo di pregio, spiega l’assessore, «verrà spontaneo agli automobilisti viaggiare piano mentre percorreranno via Dante. Fosse per me, non avrei nemmeno messo le strisce pedonali per consentire a chiunque di attraversare dove crede. Se le auto non corrono, la convivenza pacifica arriverà da sola». Che le auto non corrano, è determinato anche dal fondo stradale: i cubetti di porfido non offrono la scorrevolezza e la sicurezza in frenata dell’asfalto. Ora bisognerà però far capire ai roveretani come cambiare abitudini. «In questo periodo di lavori, molti hanno trovato delle alternative per l’attraversamento nord-sud». In gran parte riversandosi sulla statale, assessore. «Sì, era inevitabile. Ma adesso non siamo tornati al punto di partenza, siamo a una nuova fase: chi ha fretta potrà scegliere la statale. Chi invece può viaggiare a velocità più ridotta potrà utilizzare via Dante, dove vige il limite dei 30 orari». All’imbocco di via Dante, più o meno davanti all’angolo del bar De Min, verrà installato presto un “totem” con i limiti di velocità e le prescrizioni del traffico, che dovrebbero assorbire buona parte della segnaletica su pali, che verrà così dismessa. «L’inaugurazione ufficiale la faremo più avanti - spiegano Tomazzoni e Graziola -, quando sarà completato l’arredo urbano e le piante saranno a dimora». Per le piante è questione di qualche settimana: sono già in un vivaio, pronte per essere piantumate.

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