Palpeggia la barista, ottantenne condannato
La donna venne aggredita più volte dal focoso anziano, il giudice gli ha inflitto un anno e otto mesi
LAVARONE. Malgrado l’età lo spingesse più al ruolo di teorico che di pratico, V.C. - che oggi ha quasi 80 anni - manteneva una grande passione per le donne. Al punto di corteggiarle con esplicite richieste: prima verbali, poi scritte, con dei bigliettini. Infine, passava ai fatti. Un paio d’anni fa aveva preso di mira una barista che gestiva un locale che si trovava di fronte all’appartamento comunale in cui era alloggiato. Anche con lei, aveva seguito l’iter tipico: qualche profferta verbale, qualche biglietto. Accorgendosi di non essere stato preso sul serio, era passato all’azione. Più volte, secondo la donna che lo ha poi denunciato. La terza volta è stata quella che ha fatto traboccare il vaso: la barista era nel locale, al telefono. Era di spalle rispetto all’anziano, e il bar pareva deserto. Forse per questo motivo V.C. ha pensato di poter agire indisturbato, abbracciando la donna da dietro e palpeggiandola al seno e all’inguine. La donna ha chiamato aiuto, e dalla cucina è uscito il fratello di lei, che capendo la situazione ha cacciato in malo modo il molestatore. Da quel giorno, V.C. aveva smesso di importunare la barista, e la storia pareva essere finita lì. Ma l’anziano non aveva seppellito l’ascia di guerra: aveva anzi denunciato il fratello della barista per lesioni. Un gesto che ha convinto la donna a sporgere denuncia per molestie sessuali. Così, mentre il fratello è stato assolto dall’accusa di lesioni dal giudice di pace di Trento, V.C. è finito in tribunale a Trento per rispondere di violenza sessuale. All’anziano, condannato a un anno e otto mesi di reclusione, è stato riconosciuto il parziale vizio di mente e la pena detentiva è stata sospesa. Per quanto attiene invece al risarcimento, il giudice ha raddoppiato la cifra richiesta dalla parte civile (10 mila euro anziché i 5 mila richiesti), infliggendo a V.C. anche il pagamento delle spese legali.