Omicidio stradale, in carcere un alense 

Ubriaco al volante, Marco Osti ha tamponato lo scooter del direttore marketing della Fondazione Arena, uccidendolo 



ROVERETO . Un alense di 35 anni è finito nel carcere di Montorio, a Verona, con l’accusa di omicidio stradale. L’incidente è accaduto verso mezzanotte e mezza, sul tratto dell’A22 che attraversa Verona. Corrado Ferraro, 56 anni appena compiuti, direttore marketing della Fondazione Arena di Verona, a bordo del suo scooter Honda SH 300, era entrato in autostrada dal casello di Desenzano: domenica era il suo giorno libero e stava rientrando nella sua casa veronese di Ponte Crencano. Con tutta probabilità, aveva preferito evitare il traffico cittadino imboccando l’A22 per uscire a Verona Nord. Ma purtroppo non ci è mai arrivato. Dietro di lui, sulla stessa corsia - quella di marcia normale - c’era la Citroën C4 di Marco Osti, 35 anni di Ala, amministratore condominiale. La vettura ha tamponato lo scooter, agganciandolo e trascinandolo per oltre 100 metri. Ferraro è stato sbalzato lontano, perdendo il casco a causa della rottura della fettuccia sottomento, a testimonianza della violenza dell’urto. Il casco è stato ritrovato a una quindicina di metri dal corpo di Ferraro. L’auto e lo scooter hanno invece preso fuoco e l’incendio ha devastato entrambi i mezzi, inceneriti sull’autostrada. Osti ha avuto giusto il tempo di scendere dalla Citroën, prima di finire bruciato vivo.

Sul posto sono accorsi i mezzi di Verona Emergenza e gli agenti della polizia stradale. Ferraro è parso subito in condizioni critiche. Una volta stabilizzato e intubato, è stato trasportato con urgenza in ospedale, dove è spirato poco dopo l’arrivo per la gravità delle ferite riportate nell’incidente. Gli agenti della stradale hanno sottoposto Osti al test alcolemico, come da prassi in casi di incidente. Il giovane alense è risultato positivo su due misurazioni consecutive: 1,47 la prima, 1,42 la seconda. Se il tasso rilevato è inferiore a 1,5, l’arresto è facoltativo, ma sulla posizione di Osti deve aver pesato un precedente, risalente a una decina di anni fa, quando al giovane era stata ritirata la patente per guida in stato di ebbrezza. Il magistrato di turno della Procura di Verona, Beatrice Zanotti, ha ordinato infatti l’arresto immediato per il giovane amministratore condominiale di Ala, che è stato così accompagnato dai poliziotti al carcere di Montorio, dove rimane detenuto. Stamattina in tribunale a Verona si svolgerà l’udienza di convalida dell’arresto. Il sostituto procuratore Zanotti ha anche ordinato l’autopsia sulla salma di Ferraro, per stabilire con esattezza le cause del decesso. La posizione di Osti è resa ancora più complicata dall’assenza di tracce di frenata sull’asfalto. Quasi come non avesse visto lo scooter che lo precedeva.

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