Mercatino, il Tar affonda il Comune 

Accolto il ricorso dell’Agcom: annullati la delibera coi contributi a Rovereto InCentro ed il regolamento su cui si basava



ROVERETO. Consta di ben 24 pagine la sentenza del Tar che annulla la delibera con cui il Comune ha assegnato un contributo di 192 mila euro al consorzio InCentro per il Natale dei Popoli 2017. Una sentenza che si rivelerà decisiva per disciplinare i prossimi contributi comunali, non solo per il mercatino natalizio ma per tutte le associazioni che percepiscono cifre anche minime dal Comune.

A promuovere il ricorso contro il Comune, dopo l’esposto di Agostino Carollo, era stata la stessa Agcom, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, e la decisione del tribunale amministrativo, presieduto dal giudice Roberta Vigotti ha un rilievo tecnico notevole, poiché assieme alla delibera del 31 ottobre 2017 annulla anche l’articolo 6 del regolamento comunale. Ovvero l’articolo che disciplina la concessione di contributi, sussidi e benefici economici ad enti, associazioni e privati, approvato dal consiglio comunale nell’aprile 1995. Il Tar nel merito ha accolto le osservazioni dell’Agcom, secondo la quale il fatto che le agevolazioni erogate dal Comune siano concesse “in base a un ordine di priorità che riflette il grado di interesse pubblico” e che le classifica in ordine di importanza decrescente finisce per consentire al Comune stesso «di individuare preventivamente i soggetti beneficiari dei contribuenti divenendone socio». Verrebbero così meno i princìpi di trasparenza e imparzialità richiesti nella concessione di contributi pubblici. Il problema sta dunque nel regolamento stesso, e infatti il Tar annulla l’articolo 6 (mentre il meccanismo che regola i contributi provinciali, pure percepiti dal Consorzio, è differente, spiega la sentenza), ammettendo però che in effetti il Natale dei Popoli 2017 è «una manifestazione di indubbia valenza e richiamo pubblicistico e interesse collettivo» e ribadendo che «spetta all’amministrazione comunale valutare nell’ambito della propria competenza» se l’evento risponda a questi criteri. I 192 mila euro verranno comunque corrisposti al Consorzio - che ha in effetti realizzato l’evento e attende il rimbiorso delle spese sostenute -, ma attraverso una nuova delibera, e dopo aver modificato il famigerato articolo 6 del regolamento comunale. E per il futuro? Il Comune dovrà predisporre bandi che rispettino i princìpi di trasparenza e imparzialità reclamati dall’Agcom.

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