L'ANNUNCIO

Marangoni, a sorpresa si dimette l’ad Maggioni

La sua guida è durata meno di due anni, preoccupato il sindacato



ROVERETO. Un fulmine a ciel sereno che ha sorpreso tutti all’interno del gruppo Marangoni. L’amministratore delegato Dino Maggioni ha rassegnato ieri le proprie dimissioni da tutte le cariche ricoperte in azienda. Le dimissioni sono state già accettate dal consiglio d’amministrazione del gruppo.

Il controllo passa così con effetto immediato nelle mani del presidente Vittorio Marangoni e del vicepresidente Giuseppe Marangoni, che saranno affiancati da Paolo Mattei (ex Ceo delle Cartiere del Garda e di Burgo Group), di Giorgio Paglioni (ex partner di Ernst & Young) e da un pool di professionisti di consolidata esperienza.

Una notizia del tutto inattesa, a meno di due anni dall’insediamento di Maggioni ai vertici del gruppo, e che pone seri interrogativi su quello che sarà il futuro dell’azienda.

«Gli avvicendamenti sono fisiologici nei grandi gruppi industriali - commenta Mario Cerutti della Filctem Cgil -, tuttavia questo non è un bel segnale perché il quadro è molto complesso. Quella di Marangoni è una situazione particolare, il piano di rilancio del gruppo era stato messo in piedi da Maggioni e dalla sua squadra, e l’amministratore delegato era il garante di questo impegno e degli accordi con la Provincia. Se Maggioni ha deciso di andarsene, sorgono delle inevitabili domande sul futuro». 













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