Rovereto

Lasciano la cocaina in auto e chiamano il carro attrezzi: la Finanza arresta due spacciatori colombiani

L’indagine partita a febbraio quando le Fiamme Gialle hanno individuato il veicolo sospetto in sosta davanti a un locale



TRENTO. I finanzieri della Compagnia di Rovereto hanno eseguito un'ordinanza del gip del Tribunale di Rovereto che ha disposto l'applicazione degli arresti domiciliari nei confronti dei due soggetti di nazionalità colombiana, indagati per traffico di sostanze stupefacenti sul territorio di Rovereto. L'indagine, coordinata dalla Procura, è partita lo scorso febbraio, quando le Fiamme Gialle hanno individuato un'auto sospetta, in sosta nel parcheggio davanti ad un noto locale di Rovereto.

Attorno all'auto quattro stranieri, uno dei quali conosciuto dai militari per precedenti legati al traffico di stupefacenti. Alla vista della pattuglia, i quattro si sono allontanati prendendo direzioni diverse, lasciando un borsone sul sedile del passeggero. I finanzieri hanno rilevato che l'automezzo era intestato ad un uomo di origini colombiane di 30 anni residente a Trieste, già gravato da precedenti di polizia.

Una pattuglia di finanzieri ha quindi fermato e identificato due dei soggetti visti nei dintorni dell'auto, i quali hanno dichiarato di trovarsi lì per svago. Una seconda pattuglia si è invece appostata nei pressi del locale per osservare, a debita distanza, l'autovettura lasciata nel parcheggio.

Dopo quasi due giorni è arrivato un carro attrezzi, i cui addetti, su richiesta dei militari, hanno riferito di aver ricevuto incarico, telefonicamente, dal proprietario del veicolo controllato, di prelevarla e trasportarla a Udine.

I finanzieri, ritenendo che all'interno dell'autovettura fosse occultata sostanza stupefacente, hanno, pertanto, proceduto alla perquisizione dell'autoveicolo, rinvenendo e sequestrando un involucro contenente circa 215 grammi di cocaina e due telefoni cellulari. Successivamente, sono stati assunti contatti con la ditta incaricata del ritiro del veicolo per procedere, previo pedinamento e monitoraggio a cura di pattuglie delle Fiamme Gialle, alla consegna del veicolo ai destinatari. I militari hanno anche acquisito le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza del locale di Rovereto e hanno potuto ricostruire i movimenti dei quattro fin dall'arrivo dell'auto nel parcheggio.

Qualche giorno dopo, il carro attrezzi, seguito da due pattuglie in borghese delle Fiamme Gialle, si è diretto verso Udine per procedere alla riconsegna del mezzo. Nel corso del tragitto, a seguito di indicazioni fornite telefonicamente da una delle persone presenti a Rovereto, una donna di origini colombiane di 31 anni, è però avvenuto un cambio di destinazione ed il carro attrezzi è stato indirizzato verso un parcheggio pubblico di Trieste. All'appuntamento per il ritiro della macchina si è quindi presentata la donna che, da quel momento in avanti, è stata costantemente pedinata ed intercettata dai Finanzieri, i quali hanno così potuto acquisire elementi fondamentali per ricostruire compiutamente l'attività illecita posta in essere dai soggetti coinvolti nella tentata consegna di sostanza stupefacente a Rovereto. 













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