L’acqua minerale di Levico  alimenta la fabbrica del ghiaccio 

La nuova iniziativa industriale. La Ice Top produce una tipologia di cubetti destinati ad hotel, ristoranti e catering utilizzando l'esclusiva tecnologia giapponese Hoshizaki, la più avanzata del settore e fino ad ora mai usata in Italia


MICHELE STINGHEN


Rovereto. Si parte in tre, l'obiettivo è arrivare a sette dipendenti l'anno prossimo. E poi chissà: tutto dipende, come sempre quando si parla di aziende, dal mercato. In questo caso il mercato del ghiaccio, settore nel quale è nata ieri una nuova azienda a Rovereto. Sì, del ghiaccio: per essere più precisi dei cubetti di ghiaccio per i bar. È questo che produce la Ice Top, inaugurata ieri in via Fornaci, alla presenza anche dell'assessore provinciale allo sviluppo economico Achille Spinelli e di quello comunale Ivo Chiesa. C'era anche il presidente di Trentino Sviluppo Sergio Anzelini. Quello che la Ice Top farà da adesso in poi sarà convincere i clienti - barman, ristoratori, catering - che comprare i suoi cubetti di ghiaccio è più conveniente e comodo di farseli da sè. La cosa non va sottovalutata, anzi: fare un cubetto di ghiaccio per un barista non è proprio una cosa da nulla, dato che anche anche questo è un alimento, e va prodotto con tutti i crismi e nel rispetto delle normative igieniche. Cose da "mal di testa", usando le parole del presidente di Ice Top Mauro Franzoni.

Ciclo produttivo sostenibile

La ice top ci mette però dell'altro: i cubetti saranno fatti con l'acqua minerale di levico e con la tecnologia giapponese hoshizaki, la più avanzata del settore e sinora mai utilizzata in italia. la tecnologia giapponese si contraddistingue sia per la sostenibilità del ciclo produttivo (consumi energetici e trattamento della materia prima) sia dall’utilizzo di “celle chiuse”, che permettono, a differenza delle altre case produttrici di macchine per ghiaccio, un cubetto con una densità tre volte superiore alla media. la produzione dello stabilimento a rovereto adotta particolari tecnologie, con uno speciale sistema di essiccazione che porta il ghiaccio alla temperatura secca di -30. l’intero ciclo produttivo di ice top avviene in un ambiente controllato, igienicamente sano, circoscritto in un tunnel di produzione a temperatura controllata di 10 gradi. inoltre il cubetto icetop resiste molto più a lungo, permettendo di raffreddare il prodotto e di non miscelare l’acqua al drink. «da qualche tempo - continua franzoni - il consumatore si è evoluto e il mercato è tornato a preferire l’assoluta qualità delle materie prime.

Le nuove tendenze

GinI gin, ma anche i rum e i cocktail, trainano tale tendenza. Per questa ragione, i titolari dei locali o ristoranti, piuttosto che i consumatori, avvertono l’importanza di completare il drink con un prodotto alimentare di alta qualità, non banalizzando ciò che anche l’aspetto visivo trasmette». Altro fattore di competitività di IceTop sono i controlli igienico sanitari. La Ice Top è approdata in Trentino sfruttando i contributi delle istituzioni: «Qui abbiamo trovato le condizioni ideali per fare impresa», dice Franzoni. Per ora si parte con tre persone. «Inizialmente produrremo 50 tonnellate di cubetti alla settimana, ma il potenziale dello stabilimento è per tre volte tanto. Alcuni ci hanno detto che la nostra è un'idea strana ma siamo convinti, perché il mercato di questo settore cresce tantissimo, in Italia il fatturato del settore ha una crescita annua del 20-25%, perché c'è tantissima autoproduzione». «Questa impresa lega innovazione, ambiente, turismo e territorio, e fa un'importante offerta di qualità. Per questo credo che sarà sicuramente competitiva nel settore», ha detto l'assessore provinciale Spinelli. «Per noi è un orgoglio avere una realtà così nel nostro territorio - ha aggiunto l'assessore Chiesa - Rovereto ottiene una nuova eccellenza, dà nuove opportunità di occupazione. E, altra notizia positiva, c'è una sinergia importante con un'altra realtà eccellente del Trentino, l'acqua di Levico».













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