Ippocastani di viale Trento, tante critiche contro l'amministrazione
Una quarantina gli alberi tagliati nella notte tra sabato e domenica, sei quelli “graziati” almeno per ora
ROVERETO. «Nel giorno mondiale della terra la giunta ambientalista, si fa per dire, hanno dimostrato con questa arroganza che di questo ambiente non conoscono niente. L’assessore Mauro Previdi e Maurizio Migliarini (coportavoce provinciale dei Verdi ndr) dovrebbero dimettersi: sono una vergogna dei Verdi italiani, eletti con i voti dei Verdi sono complici degli Unni e di Attila. Potevano fare qualcosa per salvare gli alberi invece si sono schierati a favore dell’abbattimento: questo è inaccettabile».
Parole dure quelle pronunciate da Pino Finocchiaro (storico Verde roveretano) a fianco del consigliere Verde Ruggero Pozzer da poco passato all’opposizione.
E a rincarare la dose ci pensa Andrea Miorandi, ex sindaco, ed ora consigliere comunale del Pd: «Lasciare in mano la città alle forze dell’ordine nella gestione di un cantiere è la sconfitta della politica. Non è più Valduga e i suoi che governano, qui non si è visto nessuno di un’amministrazione comunale che ha preferito affidarsi ai propri dipendenti piuttosto che metterci la faccia».
Miorandi è arrivato in viale Trento (quando c’era già il sole) a rinforzare la truppa dei consiglieri comunali d’opposizione (oltre a Pozzer anche Luisa Filippi del Pd e Marco Zenatti di Rovereto Progetto città) già presenti a notte fonda. «La protesta si è svolta pacificamente e i timori del sindaco che ha militarizzato l’area si sono dimostrati infondati. Condanniamo gli attacchi personali e prendiamo le distanze dai volantini ingiuriosi», puntualizza Filippi a nome del gruppo consiliare del Pd.