trasporti

Interramento della ferrovia a Rovereto, Fugatti presenta due ipotesi

Confronto in Consiglio comunale. Il presidente: "La parola e la decisione finale spetta al territorio, ma bisogna fare presto” (foto tema Ansa)



ROVERETO. L'ipotesi di interramento della ferrovia a Rovereto è stato al centro di una mozione discussa ieri sera in Consiglio comunale. Al confronto ha partecipato il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, assieme ai dirigenti provinciali competenti in materia. Al Consiglio comunale sono state presentate due ipotesi di interramento che in base all'attuale confronto con Rfi sembrano meritevoli di approfondimento, sottolinea la Provincia.

La prima soluzione prevede l'interramento profondo, a circa 30 metri, della linea merci sotto la statale del Brennero e il successivo interramento a circa 10 metri della linea del traffico passeggeri, sotto il sedime attuale. L'altra soluzione prevede l'interramento della linea merci, a circa 10 metri, lasciando la linea passeggeri in superficie.

La nuova galleria dedicata alla linea merci interessa il tratto tra il Millennium Center e Sant'Ilario, mentre a nord e a sud è previsto il raddoppio della linea in affiancamento all'esistente in superficie. "La parola e la decisione finale spetta al territorio - ha sottolineato Fugatti - ma è importante trovare una soluzione condivisa anche per poter avviare al più presto con Rfi un percorso analogo a quello che ha portato al finanziamento della circonvallazione ferroviaria di Trento per più di 900 milioni di euro, che è stato deciso a fronte dell'esistenza di un progetto e del rispetto dei requisiti previsti dal Pnrr".

"L'intervento su Rovereto non è finanziato - ha aggiunto Fugatti - ma c'è motivo di pensare che si possa arrivare al finanziamento una volta definita una soluzione progettuale condivisa e tecnicamente realizzabile". "Più condivisione ci sarà da parte dei territori - ha concluso - maggiore sarà l'interesse da parte di Rfi a considerare l'interramento non solo per la linea merci ad alta capacità ma anche per il trasporto dei passeggeri".













Scuola & Ricerca

In primo piano

Podcast

Il Trentino nella Grande Guerra: gli sfollati trentini spediti in Alta Austria

Venezia e Ancona vengono bombardate dal cielo e dal mare. A Trento viene dato l’ordine di abbandonare il raggio della Regia fortezza, con i treni: tutti gli abitanti di S. Maria Maggiore devono partire. Lo stesso vale per Piedicastello e Vela, così come per la parrocchia Duomo. Ciascuno può portare con sé cibo e vetiti per 18 kg. Tutto il resto viene lasciato indietro: case, bestiame, attrezzi, tutto. Gli sfollati vengono mandati in Alta Austria. Rimarranno nelle baracche per 4 lunghi anni.