«Il traffico va tolto anche da S.Ilario»
Rovereto. «C’è stato un malinteso, immagino frutto dell’intervento di Avesani che ha ricostruito l’iter e le conclusioni del lo studio della Provincia sulla mobilità nel 2016. Ma vorrei che fosse...
Rovereto. «C’è stato un malinteso, immagino frutto dell’intervento di Avesani che ha ricostruito l’iter e le conclusioni del lo studio della Provincia sulla mobilità nel 2016. Ma vorrei che fosse chiaro che per Rovereto la questione di Sant’Ilario è tutt’altro che derubricata. Anzi, se serve essere ancora più chiari, diciamo che per noi la statale va alleggerita dal traffico di attraversamento per tutta l’area urbana, che va da nord di Sant’Ilario fino a sud di Lizzana e Marco».
L’assessore Carlo Plotegher precisa il quadro ad oggi, all’indomani dell’incontro con i presidenti di circoscrizione per la presentazione dei piani della Mobilibità e del Traffico. E ribadisce che la soluzione della tangenziale, auspicata dai piani, va studiata e progettata su un piano amministrativo superiore, la Provincia. Proprio perché non può non coinvolgere anche i comuni confinanti, sui territori dei quali non è certo Rovereto a poter decidere nulla.
«Ma questo è semplicemente riconoscere i limiti di una amministrazione comunale. È la Provincia che può e deve elaborare delle soluzioni progettuali e su quelle confrontarsi con i comuni interessati. I nostri piani non possono che individuare le soluzioni interne e auspicare quelle sovracomunali, come la tangenziale. Indispensabile perché la statale oggi è gravata di troppe funzioni e non è in grado di reggerle. Da Sant’Ilario passano qualcosa come 21 mila veicoli al giorno: è chiaro che non si può parlare di vivibilità del rione, di riqualificazione, di servizi, in queste condizioni. Il gruppo di studio provinciale nel 2016 aveva individuato 9 possibilità diverse per realizzarla, concludendo che la “tangenziale leggera” poteva essere la migliore. Ma è la Provincia a dover valutare, elaborare una rosa di scenari possibili e su quelli confrontarsi coi territori interessati. Rovereto non può che far presenti le sue necessità. Che sono avere l’attuale statale consegnata ad una funzione urbana».