Il paese è sotto choc «Un fulmine a ciel sereno» 

Per le strade poca voglia di parlare, ma i parrocchiani difendono don Ezio «Si è sempre dato da fare, e dal 2015 aveva ben quattro comunità da gestire»



ALA. Chizzola ieri pareva quasi deserta. Pochissima gente per strada, e con scarsissima voglia di esporsi. Un’anziana che sta spazzando l’entrata di casa, quasi davanti all’abitazione di don Ezio Seppi, si dice sorpresa di quello che è successo. «Unm fulmine a ciel sereno. La verità è che don Ezio si è sempre dato da fare per la parrocchia, e negli ultimi anni era pieno di lavoro. Non abbiamo mai avuto nulla da ridire sul suo operato, né come parroco né per la gestione della parrocchia. Era un gran lavoratore, invece». Davanti alla chiesa si ferma un’auto e scende un uomo. È Alberto Bazzanella, del Comitato Maccheroni di Santa Margherita, e anche lui cerca il parroco, ma senza fortuna. «Ci ha firmato il permesso per la maccheronata che stiamo organizzando, volevo chiedergli cosa dobbiamo fare adesso, se i permessi devono essere da qualcun altro e nel caso da chi». Di don Ezio, non ha notizie. «Non sono un frequentatore della parrocchia, ho rapporti di normale collaborazione normali come Comitato». Ma che in paese ci sia stata sorpresa per la sua rimozione, lo ammette pure lui. «C’è sorpresa, quello sì. Nessuno si aspettava che venisse mandato via, e per di più in questo modo. Ma sono cose di cui non so nulla». Un componente del consiglio pastorale, che preferisce rimanere anonimo, racconta di un prete “tosto”. «Don Ezio è un uomo molto energico, ha proferito molte energie per sistemazione di chiesa e l'oratorio di Chizzola, ha fatto adeguare la parrocchia, sistemando anche i piazzali. Sì è adoperato in prima persona per raccogliere fondi per i lavori, ed ha saputo coinvolgere i volontari del paese. Lo stesso impegno lo ha dimostrato a Serravalle, a Pilcante e a Santa Margherita. Per noi è un parroco che ha fatto il proprio lavoro». Sotto il profilo contabile, tutti confermano: «È una persona molto abile, capace di pianificare costi e interventi, un trascinatore. Tempo libero? Ne aveva poco, dal 2015 aveva quattro parrocchie da seguire. Comunque è un uomo, schietto, sincero. Da qui la nostra sorpresa. Abbiamo saputo quello che stava succedendo solo mercoledì, da don Marco Saiani». Don Ezio in passato aveva compiuto viaggi in Romania, conosceva bene la lingua e intratteneva rapporti con la comunità romena. Rapporti che qualcuno in paese forse aveva travisato, e qualche maldicenza ne era uscita. Ma per la gente di Chizzola don Ezio è stato un buon parroco. Qualche difficoltà l’aveva semmai avuta nel coinvolgere i giovani nella parrocchia, complice una certa rigidità di “vecchia scuola”. Due operatrici del Centro ricreativo ammettono di aver avuto rapporti non facili con la parrocchia. «Il cambiamento di parroco potrebbe portare qualche elemento di novità, non tutto deve per forza essere visto in modo negativo» dicono. Ma oltre non si spingono. Ciò però che la gran parte dei suoi parrocchiani non si riesce a spiegare è l’accusa che gli viene mossa: quella di aver commesso delle “irregolarità contabili”. «Faccio fatica a pensarlo - ci spiega un parrocchiano -, per come l’abbiamo conosciuto in questi anni, don Ezio è una persona molto competente, soprattutto nella gestione delle risorse. Non ci è mai parso un pressapochista, aveva sempre tutto sotto controllo, era lui stesso a trattare, con le imprese private, con il Comune o con la Provincia. Ma forse la curia ha delle procedure proprie, delle quali non siamo a conoscenza». (gi.l.)

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