Il Consiglio vuole un sistema vero di piste ciclabili
Rovereto. Una mozione che impegna una giunta ormai a pochi mesi dall’effettiva scadenza dal punto di vista concreto non è il massimo. ma il concetto espresso dal consiglio, che l’ha approvata a larga...
Rovereto. Una mozione che impegna una giunta ormai a pochi mesi dall’effettiva scadenza dal punto di vista concreto non è il massimo. ma il concetto espresso dal consiglio, che l’ha approvata a larga maggioranza, segna un orientamento comune significativo: è nella bicicletta il futuro della mobilità urbana. e servono investimenti seri e ragionevoli, che questa amministrazione non ha fatto a sufficienza. anzi, per il proponente della mozione, daniele lanaro, è andata addirittura nella direzione opposta.
Se si vogliono ridurre le auto, è stato il ragionamento di lanaro, bisogna investire su una mobilità alternativa. ma la bicicletta, soprattutto ora con la diffusione delle bici elettriche, è l’unica soluzione sostenibile per una cittadina come rovereto. l’alternativa sarebbe il trasporto pubblico, ma non è sostenibile in una cittadina da 40 mila abitanti. perché un tram ogni ora non è concorrenziale con l’auto e uno ogni 10 minuti, per portare una persona o due, costa più di quello che si può spendere. quindi bici. che però hanno bisogno di percorsi protetti razionali, completi e che non impongano giri viziosi. ma da questo punto di vista, negli ultimi 5 anni la situazione è addirittura peggiorata. per esempio con la nuova pavimentazione di via dante, del tutto inadatta ai ciclisti.
La mozione chiede il completamento di alcuni tratti, l’introduzione del doppio senso su strade fondamentali (come via carducci), l’implementazione del bike sharing, aumentando il numero di bici elettriche disponibili e curandone la manutenzione, l’omogenizzazione dei percorsi e della segnaletica. ovvero, trovare una modalità che renda distinguibili le ciclabili urbane e adottarla per tutte.
Inoltre chiede di realizzare una dorsale ciclabile nord sud, percorribile in entrambi i sensi e senza interruzioni, che ripercorra la storica via di attraversamento della città: viale trento, corso bettini, piazza rosmini, vie orefici, rialto e della terra, piazza podestà, santa maria, corso verona. è la più dritta e razionale tra le “secanti” possibili.