«I cipressi tagliati al cimitero all’oscuro anche dei Verdi»
ROVERETO. Il comitato “Salviamo gli alberi di viale Trento” aveva accusato i Verdi di aver sottaciuto il taglio dei cipressi del cimitero di San Marco. Ma Ruggero Pozzer respinge le accuse al...
ROVERETO. Il comitato “Salviamo gli alberi di viale Trento” aveva accusato i Verdi di aver sottaciuto il taglio dei cipressi del cimitero di San Marco. Ma Ruggero Pozzer respinge le accuse al mittente: «Non vi è stato silenzio da parte dei Verdi. Semplicemente è stato fatto all'oscuro di tutti, e prima di tutto dei Verdi che con il sottoscritto da inizio legislatura insistono per tutelare ogni pianta. Purtroppo - continua Pozzer - se le azioni vengono eseguite all'oscuro delle conoscenze si può solo piangere dopo».
Pozzer fa anche un passo in avanti, perché nella relazione stesa dell’esperto della Fondazione Mach incaricato dal Comune, Giorgio Maresi, veniva spiegato che i cipressi del cimitero, ormai di fatto monumentali (avevano oltre cento anni), erano stati intaccati da malattie curabili e soprattutto evitabili, se fosse stata fornita alle piante un’adeguata manutenzione. Un problema sorto anche con le piante di viale Trento, che in alcuni casi sono sì malate, ma questi malanni sono dovuti - come spiegano sia la perizia Maresi che quella eseguita dall’agronomo Marco Corzetto, incaricato dal Comitato - sciagurate potature eseguite nel corso degli anni, eseguite da persone non specializzate, alle quali con tutta evidenza sono stati affidati dei compiti al di sopra delle loro possibilità. Il risultato di tagli scriteriati è che le piante vengono esposte all’attacco di funghi e di altre patologie che, se non curate in tempo, portano gli alberi ad una inesorabile morte. Anche da qui prende le mosse Pozzer, per richiedere a nome dei Verdi «una giardineria comunale qualificata, un informazione preventiva ai tagli obbligatoria, motivata e diffusa ed infine il ripristino delle norme di tutela che sino a pochi anni or sono prevedevano un passaggio obbligatorio in Commissione edilizia prima di ogni taglio di piante di medio alto fusto. E soprattutto - conclude il consigliere comunale ambientalista - chiedono una sensibilità alla tutela del verde pubblico che sembra scomparsa».