«Grande talento, voce critica e originale»
ROVERETO . Anche il Pd piange la scomparsa dell’architetto Francesco Cocco, «una figura che molto ha contribuito per alta formazione e talento alla riflessione culturale artistica e urbanistica della...
ROVERETO . Anche il Pd piange la scomparsa dell’architetto Francesco Cocco, «una figura che molto ha contribuito per alta formazione e talento alla riflessione culturale artistica e urbanistica della nostra città. Pittore, architetto e teorico della materia, urbanista, studioso di mobilità, si laurea all’Università di Venezia negli anni 60 e da allora inizia un’attività molto intensa che lo porta a realizzare opere importanti anche fuori dal Trentino come il Progetto People Mover a Venezia, una funicolare d’avanguardia che collega Piazzale Roma al Tronchetto. Diverse anche le opere pubbliche in Trentino: Il Cimitero di Nomi tra le più famose, il Centro culturale di Trambileno, oltre a diversi edifici residenziali e molti piani urbanistici per i Comuni della Vallagarina. Intensa pure la sua attività pittorica, installazioni progetti espositivi e di linguaggio ospitati in diverse città europee. Fondatore del Circolo Trentino per l’Architettura Contemporanea e redattore della rivista Luoghi, del 2009 la sua pubblicazione redatta da Bruno Zevi: Francesco Cocco Architettura Integrale. Più volte chiamato come esperto per la Commissione edilizia a Rovereto ha contribuito con un progetto molto interessante di sovrappasso pedonale, voluto dall’allora sindaco Andrea Miorandi e battezzato “Il fuso di seta” un ponte su piazzale Orsi. Un’idea che contribuiva sulla scorta della sua esperienza maturata con il progetto Mover a Venezia ad immaginarsi il superamento del limite dato dalla stazione ferroviaria non più con un passaggio sotterraneo ma con un progetto aereo». Quella di Cocco, sostiene il Pd roveretano, che si stringe attorno a Carlotta Cocco, era «una voce talvolta critica ma sempre di grande visione e originalità per il nostro territorio».