Col mercato europeo lo struscio in centro si è preso via Dante
Successo di pubblico per le bancarelle con prodotti tipici Dalle carni argentine ai formaggi sardi, ce n’è per tutti i gusti
ROVERETO. E fu così che la passeggiata dei roveretani si allungò. Via Dante in questi giorni è chiusa al traffico, per il mercatino europeo, e l’aspetto che offre è diverso dal solito, lontano anni luce rispetto a com’era la via una decina d’anni fa, con parcheggi, code, rallentamenti, macchine. Ieri la gente passeggiava in mezzo alla strada, scorrendo le bancarelle di prodotti artigianali italiani o di altri paesi europei.
Che sia una cosa estemporanea, per far posto alla decina di espositori in più raccolti dall’organizzazione quest’anno, o che si tratti effettivamente di una prima prova di area pedonale in particolari occasioni, sarà il tempo a dirlo. Certo è che quello che aveva ipotizzato lo stesso assessore Plotegher qualche tempo fa (“diversi lo chiedono e stiamo pensando alla chiusura al traffico di via Dante e Borgo Santa Caterina in particolari occasioni o durante i giorni di festa”) trova riscontro in quello che sta avvenendo questo week end. I roveretani sembrano apprezzare, il circuito da una bancarella all’altra, tra cibo, profumi e creatività, si è allungato di qualche centinaio di metri.
Il traffico non sembra poi avere subito grossi scompensi; via Fontana è rimasta aperta (con uscita da Borgo Santa Caterina, il cui senso, alla strettoia, è stato invertito).
La formula del mercato, promosso dalla Fiva (la federazione dei venditori ambulanti) per il secondo anno consecutivo a Rovereto, si presta: l’anno scorso ebbe notevole successo, e si preannuncia un bis quest’anno, grazie al bel tempo. Già nel primo pomeriggio molte persone sono scese per strada a curiosare. Tra odori di affumicato, fritto, profumi di formaggi e salumi, girando per Rovereto sembra di scendere in qualche cantina contadina. Ad addolcire gli effluvi ci sono i fiori olandesi, in largo Foibe.
Le piazze ieri sera, ad ora di cena, si sono riempite. Come l’anno scorso le bancarelle con cibi di strada hanno monopolizzato le piazze. Piazza Suffragio si divide tra Sardegna e Argentina; in piazza Damiano Chiesa si è tentati dagli spagnoli da una parte e dai bavaresi dall’altra; nel cortile urbano si può scegliere tra specialità ceche e austriache, in via Tartarotti si è accolti dai dolci siciliani. E così via.
I prezzi non sono proprio “d’occasione”, ma si sa, la qualità va pagata il giusto e non è da tutti i giorni trovare sotto casa il pecorino sardo o la birra belga.
Si chiama mercato “europeo”, ma gli sconfinamenti sono più d’uno e quasi quasi varrebbe la pena chiamarlo mondiale; detto degli argentini, ci sono stand con artigianato egiziano o tunisino, specialità brasiliane e venezuelane, dolci tipici della tradizione statunitense.
Il mercato proseguirà fino a domani sera, aperto tutto il giorno, dalle 9 a mezzanotte.
La viabilità consueta verrà ripristinata lunedì; sarà entro le 5 di mattina che le bancarelle sgombereranno le vie e via Dante sarà riaperta al traffico.
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