Cimiteri di guerra alla Campana 

La nuova mostra è stata inaugurata alla presenza dell’ambasciatore slovacco



ROVERETO . Cimiteri di guerra, una mostra alla Campana. È stata inaugurata mercoledì scorso la mostra “Onore alle vittime. I cimiteri di guerra realizzati dall’architetto Dusan Jurkovic”; era presente anche l’ambasciatore della Slovacchia. La mostra resterà fino al 24 aprile a Miravalle.

Il reggente della Fondazione Opera Campana dei Caduti Alberto Robol, l’ambasciatore della Repubblica Slovacca in Italia Jan Soth, il presidente del Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto Alberto Miorandi e il rappresentante della Presidenza della Provincia, Giuseppe Zorzi hanno tagliato il nastro della mostra.

Il Reggente della Fondazione ha ricordato la stretta fratellanza tra Maria Dolens e il popolo slovacco, senza però dimenticare la storia, quindi quello che sono stati i caduti, della futura Cecoslovacchia.

Il rapporto tra la Fondazione e il popolo cecoslovacco è di lunga data, dall’allora 1918, all’adesione di circa 15 anni fa della Repubblica slovacca al Memorandum di Pace di Maria Dolens proseguita nel 2014 con l’inaugurazione della mostra “Centenario della Prima guerra Mondiale“.

Oggi, questa vicinanza continua con l’inaugurazione della mostra sui cimiteri di guerra, un centinaio immagini tra bozzetti, progetti e fotografie storiche riguardo le numerose opere realizzate dall’architetto slovacco.

L’ambasciatore nel suo intervento ha ricordato come la Repubblica Slovacca abbia in Rovereto un luogo simbolo considerati i 151 caduti Legionari Cecoslovacchi ricordati ancora oggi all’Ossario di Castel Dante. «L’Europa di oggi vive un’unità di pace mal nel contempo è testimone della banalizzazione della violenza, è molto importante custodire la memoria del passato per non ripetere gli errori nel presente e tenere viva la memoria per le generazioni a venire per evitare ulteriori conflitti armati», ha detto Soth.

Il Museo della Guerra di Rovereto in occasione di questa importante iniziativa internazionale ha concesso il prestito per tutta la durata della mostra del busto bronzeo di Stefanik, uomo simbolo nazionale e tra i padri fondatori della Cecoslovacchia. Robol ha infine ricordato il lavoro continuo tra la Fondazione e le rappresentanze diplomatiche estere in Italia che vedrà, nel 2018 l’adesione di 2 nuovi stati al Memorandum di Pace della Campana dei Caduti, Moldavia e Nepal, portando così a 96 le Bandiere attorno a Maria Dolens.















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