Chizzola, messa con il vescovo dopo lo scandalo di don Seppi 

Doppia funzione religiosa ieri mattina: la prima nella chiesa parrocchiale, la seconda a Pilcante Nessun riferimento alla vicenda dell’ex parroco. «Un forte segnale di vicinanza alla comunità»



ALA. La comunità di San Paolo, che raccoglie i fedeli delle frazioni di Chizzola, Pilcante, Serravalle all’Adige e Santa Margherita, è ancora scossa dalla vicenda che ha visto protagonista l’ormai ex parroco don Ezio Seppi, rimosso dal proprio ruolo nelle scorse settimane dopo essere stato implicato in un torbido caso di estorsione su cui sta indagando la Procura. Don Seppi sarebbe stato filmato in atti sessuali con delle ragazze e quindi ricattato da un loro complice, che costringeva il prete a pagare - con il denaro della parrocchia - per evitare la pubblicazione del video compromettente. Ora, arrestato il ricattatore e costretto alle dimissioni don Ezio, la comunità, affidata nel frattempo al parroco di Ala, aveva bisogno di essere rassicurata. E per dare un segno tangibile della vicinanza della curia, si è mosso nientemeno che il vescovo di Trento, monsignor Lauro Tisi, che ieri alle 9.30 ha celebrato la messa nella chiesa di Chizzola (anche per i fedeli di Serravalle) e alle 11 a Pilcante (cerimonia alla quale erano invitati anche i fedeli di Santa Margherita). Una celebrazione sobria, semplice, senza riferimenti espliciti a quanto accaduto nei mesi scorsi, ma carica di significato per l’unità pastorale di San Paolo, sconcertata dalle vicende che hanno interessato il suo parroco. «È stata una dimostrazione di attenzione verso la comunità toccata così in profondità da questa triste storia» spiega don Marco Sainai, vicario generale dell’Arcidiocesi di Trento. «Un modo per incoraggiare i fedeli a proseguire con fiducia nel cammino della comunità religiosa». Per il momento, l’unità pastorale di San Paolo rimane affidata al parroco di Ala, che grazie al supporto dei suoi collaboratori riesce a garantire le funzioni religiose su tutte e quattro le chiese di Chizzola, Pilcante, Santa Margherita e Serravalle. La nomina del sostituto di don Ezio, spiega don Marco Saiani, non è dietro l’angolo. Serviranno dei mesi: di sicuro fino all’autunno tutto rimarrà com’è, poi si conta di individuare la persona giusta a cui affidare la comunità di San Paolo.

©RIPRODUZIONE RISERVATA.













Scuola & Ricerca

In primo piano

Podcast

Il Trentino nella Grande Guerra: gli sfollati trentini spediti in Alta Austria

Venezia e Ancona vengono bombardate dal cielo e dal mare. A Trento viene dato l’ordine di abbandonare il raggio della Regia fortezza, con i treni: tutti gli abitanti di S. Maria Maggiore devono partire. Lo stesso vale per Piedicastello e Vela, così come per la parrocchia Duomo. Ciascuno può portare con sé cibo e vetiti per 18 kg. Tutto il resto viene lasciato indietro: case, bestiame, attrezzi, tutto. Gli sfollati vengono mandati in Alta Austria. Rimarranno nelle baracche per 4 lunghi anni.