Bortot a Lanaro: «Restiamo in maggioranza, lui voltagabbana»
Rovereto. Mario Bortot e Rovereto Libera resteranno al fianco di Valduga; Lanaro tenti di riempire di mega dinosauri i Lavini al fianco di Zambelli. Così l'assessore risponde all'addio di Daniele...
Rovereto. Mario Bortot e Rovereto Libera resteranno al fianco di Valduga; Lanaro tenti di riempire di mega dinosauri i Lavini al fianco di Zambelli. Così l'assessore risponde all'addio di Daniele Lanaro. «Rovereto Libera non abbandona la maggioranza in consiglio comunale. In veste di assessore porto rispetto e fedeltà dal primo giorno di mandato a questa amministrazione e così sarà fino alla scadenza naturale dello stesso. Aggiungo che Rovereto Libera è stata ideata, fondata, finanziata dal sottoscritto e sorretta da numerosi candidati e da molte altre persone che hanno operato nelle Circoscrizioni, tutti rispettosi delle assunzioni di responsabilità, e pertanto, con molti innesti di qualità, sarà una delle sette liste che appoggerà il sindaco Francesco Valduga anche alle Comunali del 3 maggio» precisa Bortot. Che contrattacca il suo ex compagno di lista Lanaro. «Apprendo che Lanaro esce dalla maggioranza e lo fa platealmente dopo aver fondato, quatto quatto, la lista “Cambiamo Rovereto” ed essersi, lui sì voltagabbana, unito rapidamente e convintamente al caravanserraglio del Centrodestra a caccia di fortuna. Chissà che con Zambelli sindaco non possa dare finalmente sfogo ai suoi sogni, tipo ricoprire di plexiglas piazza Malfatti o imbullonare dinosauri da 50 metri sui lastroni dello Zugna. “Alleva un corvo e ti caverà gli occhi” recita un vecchio adagio russo: è questo il massimo bilancio di sintesi che riesco a sviluppare di fronte alla resa di Lanaro capace negli ultimi mesi di dare contro praticamente ad ogni provvedimento o idea della “sua” maggioranza sempre accompagnato da ingiustificato livore e inusitata testardaggine. Penso ai temi della Rsa e della secante su tutti; e aggiungo: cosa dirà ora ai suoi compaesani (di Terragnolo), molti residenti in città, essendosi schierato tra gli esaltati pro-Valdastico? E come un ippopotamo sollevato, sempre con pazienza, saluto la bufaga beccogiallo che se ne va»