«Amr, si va al voto senza prospettive» Il Pd è contrario
Rovereto. La prossima settimana si andrà al voto sulla trasformazione di Amr, e il Pd, con tutto il gruppo consiliare più Roberto Pallanch, che di Amr era stato presidente, punta il dito sulla...
Rovereto. La prossima settimana si andrà al voto sulla trasformazione di Amr, e il Pd, con tutto il gruppo consiliare più Roberto Pallanch, che di Amr era stato presidente, punta il dito sulla mancanza di strategie necessarie per migliorare la qualità dei servizi e la sostenibilità economica della multiservizi. «Arriviamo al voto con molte perplessità. Il nostro non sarà un voto favorevole, per le modalità con cui si è arrivati alla scelta. Manca un piano industriale che definisca le finalità di Amr. Non ci riconosciamo in questo metodo, su una scelta importante che condizionerà il futuro, ma senza sapere dove stiamo andando. Sono anni che chiediamo invano al Comune un piano industriale, per capire ad esempio se gli utili delle farmacie possono servire a mantenere servizi a carattere sociale, per renderli economicamente sostenibili. Il rapporto con la valle, a cui poter proporre dei servizi, è pressoché nullo. Manca una visione complessiva e una strategia. Parcheggi settore fondamentale, che sono condizionati da scelte sui prezzi aspettavamo un piano strategico. Nessuno in aula avrà elementi per capire le conseguenze del cambio di ragione sociale. Trasformare Amr in una Srl sgancia la multiservizi dalla necessità di riferire al consiglio, che non potrà dunque più esercuitare alcun controllo. La trasformazione della società è necessaria, ma in 4 anni non è stato elaborato un piano strategico, c'è solo una bozza di statuto con un elenco di cose da fare, peraltro molto generico». Nonostante «i grandi annunci e la costosa consulenza ad Ernst&Young da 100mila euro, si stanno esplorando le stesse strade dell'amministrazione precedente, senza continuare la politica dei piccoli passi di espansione (nuova farmacia al Millennium, convenzione con il Comune di Mori, gestione di teatri, Urban center, sale circoscrizionali, video sorveglianza e posa fibre ottiche) e di innovazione gestionale (introduzione del Progettone, modifica dello statuto per ridurre i costi di gestione, investimento in ict) per garantire il fatturato, la redditività e l'occupazione».