il caso

Allenatore di pallavolo accusato di violenza sessuale, la Procura di Rovereto chiede il processo

Il 40enne, coach di una squadra trentina, si è dichiarato innocente. Era stato radiato nel 2023 dalla Federazione pallavolo



TRENTO. La Procura di Rovereto ha chiesto il rinvio a giudizio per l’allenatore di pallavolo 40enne accusato di violenza sessuale ai danni di una sua atleta minorenne all'epoca dei fatti.

La denuncia era arrivata dai genitori della minore. L’uomo si è dichiarato innocente.

A dicembre 2023 l’allenatore era stato radiato dalla Fipav (Federazione Pallavolo). Il Giudice sportivo aveva deciso, “a prescindere dall'esito degli accertamenti della magistratura ordinaria” che nessuna circostanza attenuante può essere considerata e che la gravità dei fatti determina la radiazione dell'allenatore.

I giudici federali avevano avviato il procedimento in seguito alle segnalazioni dei genitori della ragazza al comitato sportivo regionale, acquisendo la denuncia presentata ai carabinieri e copia dell'incidente probatorio effettuato davanti al Gip di Rovereto. Le motivazioni addotte nella sentenza di radiazione, secondo il comunicato diffuso lo scorso dicembre dalla federazione, parlavano di "atti violenti di natura sessuale nei confronti di un'atleta minorenne, non consenziente, culminati con lo stupro".

Nel corso dell'incidente probatorio la giovane era stata sentita anche dai pm. L'ipotesi di reato contestato nella richiesta di rinvio a giudizio della Procura è di violenza sessuale aggravata dalla minore età e dall'ascendente dell'uomo sulla giovane.

La data dell'udienza preliminare non è ancora stata fissata.













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