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A spasso nella storia: a Rovereto la visita al museo della guerra è anche trekking

Il 4 maggio il castello riapre le sue porte ma partono anche iniziative con l’Apt per unire la visita alla città e ai suoi sentieri con quella del museo



ROVERETO. Camminare in mezzo alla storia. Potrebbe essere riassunta così la proposta culturale-turistica lanciata dal Museo della guerra di Rovereto assieme all’Apt Rovereto Vallagarina e che coinvolge le Associazioni “Guide e Accompagnatori Turistici del Trentino” e “Accompagnatori di media montagna del Trentino”. Una proposta che va uscire il visitatore dal castello per attraversare luoghi della Prima guerra mondiale.

Il castello di Rovereto riapre. Oltre alle mostre anche le escursioni storiche in città

Il 4 maggio il castello di Rovereto, sede del museo della guerra riapre le porte. Ma dall'8 maggio partono delle nuove iniziative che portano i visitatori alla scoperta della città e dei dintorni. Passeggiate a misura di famiglia immersi nella storia

Con sabato 8 maggio parte infatti la prima delle esperienze culturali promosse da Visit Rovereto, una proposta rivolta alle famiglie con una giornata all’insegna della cultura e dell’outdoor. Con l’esperienza “Rovereto e il suo castello”, le famiglie potranno partecipare ad una visita guidata in città la mattina e ad un percorso a loro dedicato all’interno del Castello nel pomeriggio.

“Sui sentieri della storia” è invece la proposta che permette di organizzare un’escursione in autonomia sulle tracce della Prima guerra mondiale, seguendo uno dei tanti itinerari adatti alle famiglie sulle montagne di Rovereto, utilizzando strumenti di visita realizzati appositamente per i più piccoli. E dopo la passeggiata, sarà possibile approfondire questi temi in compagnia di una guida nelle sale del Museo della Guerra.

Sarà invece rivolta a turisti e pubblico adulto la proposta estiva che vedrà proseguire le esperienze culturali, sempre combinando la visita alla città o un’escursione sul territorio al percorso guidato nel Museo o nel Castello.

Intanto torna visitabile il Museo della Guerra da martedì 4 maggio con orario continuato dalle 10.30 alle 18. Da metà maggio riaprirà anche la sezione “Artiglierie 1914-1918” in piazza Podestà. Per il sabato e la domenica, come da indicazioni ministeriali, è obbligatoria la prenotazione che a breve potrà essere effettuata direttamente dal sito web del museo.

I visitatori che torneranno a varcare le porte del Castello troveranno il percorso di visita ancora una volta trasformato: nelle sale dedicate alle rivoluzioni ottocentesche un nuovo apparato descrittivo e iconografico affiancherà le collezioni esposte. Testi, immagini, infografiche e contenuti multimediali vanno a comporre un nuovo racconto, dedicato ai grandi cambiamenti che hanno preceduto la Prima guerra mondiale.

Un occhio di riguardo è rivolto alle famiglie: i piccoli visitatori, oltre alla guida illustrata del Museo in vendita in biglietteria, possono ora trovare lungo il percorso pannelli a loro dedicati con immagini e un linguaggio semplice e immediato.

Ripartono anche le mostre temporanee: dal 4 maggio sarà allestita la mostra fotografica “Libia. Una guerra lunga vent’anni. Scatti di Gino Voltolina (1918-1919)” che valorizza uno dei fondi più interessanti conservati nei nostri archivi e che racconta un paese ancora oggi in primo piano nelle cronache di guerra.

All’importante progetto legato all’Anno dei Musei dell’Euregio, nel quale il Museo è coinvolto, sarà dedicata l’installazione “In alto. Il sistema di rifornimenti militari tra lo Zugna e gli Altipiani” aperta dal 29 maggio. La mostra è una delle sette che rientra nel progetto “Connessioni montane. Viaggio dalla guerra al turismo” di cui il Museo è capofila e che coinvolge musei ed enti culturali di Trentino, Alto Adige e Tirolo.

Nel mese di giugno riaprirà anche la mostra “Armate in miniatura” ospitata all’ex colonia Pavese a Torbole sul Garda, con una nuova sezione dedicata alla Decima divisione da montagna USA e alla fine del secondo conflitto mondiale in Nord Italia, mentre al Museo verrà allestita un’altra mostra fotografica dedicata alla vita dei prigionieri serbi e russi in Trentino durante la Prima guerra mondiale. 













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