«Varchi elettronici, servono correttivi» 

Le categorie economiche: «Centro storico più vivibile, ma per fornitori e turisti vanno valutate soluzioni più snelle»



RIVA. La scelta dei varchi elettronici è positiva per la vivibilità del centro storico di Riva, ma servono soluzioni “snelle” per la gestione di alcune problematiche, a partire dagli accessi dei fornitori e dei turisti. A dirlo – ad un anno dall’introduzione della novità - sono Massimiliano Martinelli, presidente del consorzio RivaInCentro, Elisa Ressegotti, presidente Asat dell’Alto Garda e Ledro ed Enzo Bassetti, presidente degli albergatori di Confcommercio.

«Sui problemi dei varchi elettronici c’è un confronto costante con l’assessore Alessio Zanoni – spiega Martinelli – sul piano della vivibilità del centro storico, i varchi hanno certamente dato un contributo positivo. Ci sono tuttavia alcuni aspetti pratici che vanno “sburocratizzati”, mi riferisco soprattutto agli accessi dei fornitori, in particolare quelli che provengono da fuori zona e devono gestire un ingresso in situazioni di emergenza. Bisogna pensare ad una sorta di ticket, di “vignette” che permetta di entrare in Ztl senza passare da Apm o dalla polizia locale, che per altro non si trovano in zone facilmente raggiungibili. Non dimentichiamoci che in centro storico ci sono 350 attività commerciali, con tutto ciò che comporta in termini di forniture». «C’è poi – prosegue il presidente di RivaInCentro – il tema dell’uscita dalla Ztl. Perché i varchi elettronici controllano chi entra e non chi esce e non di rado c’è chi ne approfitta per posteggiare l’auto in centro storico».

Per Enzo Bassetti lo spirito con cui sono stati approntati i varchi elettronici è condivisibile, «anzi, sono certo che in futuro la Ztl debba essere allargata». Restano tuttavia alcune problematiche da risolvere: «Nel corso dell’anno l’amministrazione ci è venuta incontro per risolvere alcune cose, ma credo servano dei correttivi per quanto riguarda gli ingressi dei turisti, che ora sono costretti ad utilizzare un varco specifico, creando non pochi problemi», spiega Bassetti. Per il presidente degli albergatori di Confcommercio è invece un problema relativo quello dei fornitori: «I fornitori devono adeguarsi alle nostre esigenze, non possiamo pretendere la stessa cosa dai turisti».

In generale è positivo il giudizio di Elisa Ressegotti: «Per quanto riguarda i nostri soci, ci è stata segnalata una forte problematicità di accesso da una sola struttura – spiega la presidente di Asat – il vero punto dolente è quello dei fornitori e della gestione delle situazioni di emergenza».

(g.f.p.)















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