ritorno alla vita

Sulle strade dell’Alto Garda tornano gli incolonnamenti ma stavolta è festa

La pandemia ha mutato l’atteggiamento degli altogardesani: niente più polemiche per le code di auto provenienti da Mori o fra Riva e Torbole, adesso il traffico è il benvenuto, in attesa che tornino i turisti dal Brennero. Domenica lunghe colonne fin dal mattino per l'assalto al Garda


Gianluca Marcolini


ALTO GARDA. Ci vorrà del tempo ma verrà certamente il giorno in cui capiremo fino a quale profondità il Covid ci ha cambiati, anche nell’animo e non solo nella salute e nel portafoglio. Il virus che doveva essere sconfitto in poche settimane è invece sopravvissuto, mutando continuamente e alla fine mutando pure noi, le nostre prospettive, quelle angolazioni che sembravano inamovibili. Lo dimostra l’atteggiamento opposto con il quale gli altogardesani hanno accolto il ritorno degli incolonnamenti sulle strade dell’Alto Garda nel primo vero fine settimana di timido ritorno alla normalità, che per la gente del posto significa soprattutto turismo e turisti. 

Le code di auto, nella giornata di sabato 8 maggio, provenienti da Mori e quindi dall’autostrada, pazientemente in fila in direzione del Garda, ma anche l’ingorgo senza soluzione di continuità fra Torbole e Riva, stavolta non hanno scatenato le ire furibonde degli “astanti”, per anni a lamentare in larga parte la mancanza di libertà negli spostamenti da un punto all’altro della valle. Anche chi, fino a un paio di primavere ed estati fa, chiedeva meno gente fra i piedi e strade più vuote, ha mutato l’angolo da cui ora guarda il mondo. E così, le auto incolonnate a passo d’uomo, stavolta, sono state accolte con gioia e ai commenti un tempo rabbiosi, che si sprecavano sui social, si sono sostituite frasi di benvenuto, didascalie festanti sotto le tante foto pubblicate su facebook, nella serata di sabato, che immortalavano gli incolonnamenti, che certamente replicheranno anche nella giornata odierna, che si prospetta persino più ingolfata di macchine e di ospiti di giornata. Il Garda Trentino torna a vivere, finalmente.

Tutto questo in attesa che tornino i turisti veri, quelli provenienti dal Brennero, dalla Germania. Ai quali, siamo certi, gli altogardesani tutti perdoneranno quei difetti che un tempo sembravano insopportabili e che invece sono mancati come l’aria. Anzi, come lo smog delle auto.













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