Rifiuti e numeri Covid: è bagarre in consiglio
Una seduta accesa. Tra maggioranza e minoranza volano gli stracci durante la discussione sulla variazione di bilancio. L’assessore Malfer se la prende con Zanoni. “Rissa” anche per un post
Riva. Scontro totale, in Consiglio a Riva, tra maggioranza e opposizione, nell’ambito della discussione sulla variazione al bilancio. Al di là delle divergenze sull’utilizzo delle risorse, il dibattito si è acceso su questioni anche personali e di principio. A tenere banco è stata soprattutto la sfuriata dell’assessore Mauro Malfer (che nelle precedenti sedute non aveva mai parlato) nei confronti dell’ex assessore Alessio Zanoni, dopo una domanda rivolta da quest’ultimo al sindaco Cristina Santi sui problemi nella raccolta dei rifiuti, tema fino a poche settimane fa seguito direttamente da Malfer in veste di presidente della Comunità di Valle. Malfer ha accusato Zanoni di «continua mistificazione della realtà»: «Sa benissimo – ha detto l’assessore all’urbanistica – che sul nuovo sistema di raccolta c’è un bando che sarà pubblicato a giorni (il 30 novembre) e che le modifiche apportate al piano rifiuti 2014-15 derivano dalle legittime scelte di Nago-Torbole e Ledro. Non venga a dire che ci sono otto anni di ritardo né si parli di fallimento di Malfer. Tutte le decisioni sono state prese in conferenza dei sindaci. Per cortesia Zanoni, o cominciamo a essere seri e corretti, altrimenti io a voi non risponderò più. Non si agisce così, non si governa così, non si interviene così. È ora di finirla. Avete perso, fatevene una ragione. Lei ha governato 12 anni e sarà ricordato per Rivetta, mi dispiace dirglielo. Lei non ha visione, non ha spessore umano e non ha spessore politico».
«Capisco – ha replicato Zanoni – che l’assessore Malfer abbia un nervo fortemente scoperto sul tema dei rifiuti. Lo sappiamo tutti che è un fallimento totale su tutta la linea. A volte quando le cose non funzionano ammetterlo sarebbe segno di intelligenza e di maturità. Purtroppo invece di ammettere le proprie colpe cerca di accusare e infangare gli altri. Confonde la politica con i rapporti personali. Mi dispiace assessore, lei, pur avendo vinto le elezioni (e sappiamo tutti come sono state vinte e quanti voti ha perso con il suo accordo), mi sembra sia molto più agitato e probabilmente poco lucido rispetto a chi pur avendo capito subito di aver perso è qui e in maniera molto serena pone temi sotto gli occhi di tutti. I cittadini sanno che da 8 anni le cose sui rifiuti non vanno, sanno che per 5 anni lei è stato presidente con delega ai rifiuti e ci troviamo ancora con i cassonetti di otto anni fa distrutti. Questa è la realtà. Mi dispiace per il suo intervento. Del resto ognuno si connota per ciò che realmente è».
Polemiche anche sul numero dei positivi al coronavirus. Il consigliere-segretario del Pd Tiziano Chizzola ha chiesto conto della mancata comunicazione dei dati e della “confusione” tra tampone molecolare e tampone rapido, con il sindaco che ha risposto: «Ho sempre fornito a chi me li ha chiesti entrambi i dati dei tamponi, così come li do sempre alla segretaria comunale che sa quali sono le situazioni. Ho semplicemente scelto di non pubblicarli sul sito del Comune perché non vorrei creare del panico».
Nel frattempo su Facebook il Patt ha apostrofato duramente gli interventi del Pd, cosa che, assieme a un commento del consigliere di maggioranza Lorenzo Prati («Non si va giudicati dalle chiacchiere, e purtroppo ne ho sentite tante, ma da quello che si fa. E noi, più che qui, dove perdiamo anche tempo, dobbiamo dare risposte ai cittadini, per recuperare il tempo perduto con le precedenti amministrazioni»), ha “svegliato” l’ex sindaco Adalberto Mosaner: «Non ho mai usato parole come quelle rivolte da Malfer e da Prati ai consiglieri di opposizione, perché quello in Consiglio è un tempo di ascolto importante per la città. Io ho ascoltato senza intervenire, ma non posso sentir dire che in Consiglio si fanno chiacchiere. È un’offesa all’istituzione e non ci può essere il continuo dileggio di chi ha governato prima. In tanti nell’attuale amministrazione hanno governato prima, e mai ho sentito questo dileggio nei loro confronti». Dopo questi e altri battibecchi, la minoranza (Autonomisti per Riva aveva intenzione votare a favore, il Pd astenersi) ha deciso di votare contro la variazione, passata comunque per 15 a 7.