“Grana sindacale” all’Eremo 

Mancato confronto con Uil e Cisl: polemica

Arco. Oltre a quelle sanitarie, l’Eremo di Arco si ritrova anche con una “grana” sindacale: Uil e Cisl funzione pubblica, infatti, si lamentano per la gestione dei rapporti con i rappresentanti dei...



Arco. Oltre a quelle sanitarie, l’Eremo di Arco si ritrova anche con una “grana” sindacale: Uil e Cisl funzione pubblica, infatti, si lamentano per la gestione dei rapporti con i rappresentanti dei lavoratori e preannunciano possibili ripercussioni legali. L’episodio risale all’8 aprile: «Abbiamo appreso dal giornale – dicono Giuseppe Varagone (segretario provinciale della Uil Fpl Sanità) e il segretario della Cisl Fp del Trentino Giuseppe Pallanch (assieme a Silvio Parzian, responsabile Cisl per il settore della sanità pubblica e privata) – e da un volantino affisso all’interno della struttura che in quella data la casa di cura Eremo di Arco e due sigle sindacali su quattro si sono incontrate in videoconferenza. Poiché le nostre due sigle sono state escluse, ci siamo immediatamente attivati tramite una lettera con cui veniva chiesto perché non siamo stati convocati; la risposta è stata di chiusura a ogni tipo di interlocuzione. I temi toccati nella riunione in videoconferenza sono stati di natura sindacale: fondo di solidarietà per 65 dipendenti, gestione delle ferie del 2019 e di quelle maturate nel 2020, ricollocazione di personale in esubero presso altre strutture (rsa), eccetera. Pensare di escludere sigle firmatarie del contratto nazionale collettivo vigente viola ogni diritto di natura sindacale». Al confronto aveva partecipato la Cgil funzione pubblica, che con i referenti del settore Gianna Colle e Marco Cont, (assieme al delegato Andrea Argentieri) aveva “incontrato” i vertici dell’Eremo nell’ambito di una videoconferenza chiesta proprio dal sindacato per verificare la possibilità di trovare un accordo su cassa integrazione e riconoscimento economico agli addetti. Le persone coinvolte nella cassa sarebbero 65: amministrativi, centralinisti, operai, preparatori atletici, fisioterapisti (esclusi oss, infermieri e medici). «Ci fa specie – aggiungono Uil e Cisl – che, in questo momento così difficile che la nostra nazione sta vivendo, la struttura di Arco al posto di collaborare con i rappresentanti dei lavoratori trovi il modo di discriminarne alcune. A tal proposito ci siamo attivati tramite i nostri legali di fiducia per procedere per attività antisindacale». M.CASS.













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