«Il clima natalizio guastato dalle misure sulla sicurezza» 

Il presidente dei ristoratori Flavio Biondo contro la nuova location del Villaggio del gusto: «Serve più concertazione»



RIVA DEL GARDA. Quanto detto dal presidente di ConfCommercio Alto Garda Claudio Miorielli sul Natale rivano sembra essere stato travisato dal presidente della ProLoco Carlo Modena e dal presidente Massimiliano Martinelli del Consorzio Riva in Centro. A sostenerlo è il presidente dei ristoratori altogardesani Flavio Biondo che ha voluto rispondere a Martinelli e Modena. «Vorrei chiarire - scrive in una nota Flavio Biondo - a cosa si riferiva Claudio Miorelli quando ha dichiarato che “Quest’anno l’atmosfera sul Natale a Riva del Garda non c’era”, frase che mi trova d’accordo al cento per cento».

Per il presidente dei ristoratori il “Villaggio del Gusto” è riuscito a mantenere i numeri dell’anno scorso solo perché ha puntato sulla promozione della gastronomia locale offrendo esclusivamente i prodotti dei produttori del nostro territorio. «Di contro - prosegue Biondo - dobbiamo ammettere che il fine dell’iniziativa, rispetto all’anno scorso, quest’anno è stato stravolto. E non possiamo non evidenziare che per quanto concerne l’atmosfera natalizia, tanto voluta sia dall’associazione “Villaggiodelgusto.com” quanto e soprattutto dalle categorie economiche, non è stato raggiunto il risultato auspicato. È un’analisi oggettiva».

Sotto accusa la location del Villaggio spostata a causa della “questione sicurezza”. «Quest’anno - prosegue il presidente dei ristoratori - è diventato il corollario della Casetta di Babbo Natale, un posizionamento che non ha solamente girato le spalle alle attività economiche: i turisti, che dai parcheggi al Palameeting entravano al villaggio, se ne tornavano a casa per la stessa strada, mentre i clienti che si recavano nelle attività economiche rivane non vedendo il villaggio non potevano percepire il vero clima natalizio segregato dietro alla barriera».

Per Biondo, dunque, Miorelli non ha raccontato alcuna menzogna. «Ciò che è strano - dichiara - è che Martinelli non ha colto il lamento che arriva anche dai suoi consorziati. Dobbiamo tutti fare un passo indietro, mettere da parte le ragioni personali e dare a simili manifestazioni il vero fine che devono avere».

Anche Flavio Biondo, in conclusione, è a favore di una regia unica per quanto concerne gli eventi. «Ammettiamolo, quest’anno c’era, quella di ProRiva, che non è stata in grado di espletare tutte le istanze e cogliere il fine dello sforzo. Dobbiamo sederci attorno ad un tavolo, dove il primo attore è l’amministrazione comunale con il suo assessore al turismo». (l.o.)

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