I sindaci dell’Alto Garda preoccupati Allo studio soluzioni per l’emergenza 

L’Alto Garda e Ledro in affanno. Il presidente Malfer ha convocato per il 18 una conferenza con i primi cittadini per discutere l’utilizzo di fondi propri per tamponare la situazione: «I temi da trattare sono moltissimi, sarà impegnativo e complesso trovare risposte per tutti»


Leonardo Omezzolli


Alto garda e ledro. I dati presentati dalla nostra testata e riguardanti il drammatico calo delle assunzioni nell’Alto Garda e Ledro, in particolare riguardanti il settore alberghiero, della ristorazione dei pubblici esercizi oltre che nell’agricoltura e nell’industria, ha allarmato le istituzioni locali, tanto che il punto, su possibili soluzioni e utilizzo di fondi propri sarà oggetto di attenta discussione nella prossima conferenza dei sindaci in programma per lunedì 18 maggio. Dati, questi, che sono stati rilevati dall’Agenzia del Lavoro solo per quanto concerne il primo trimestre, ossia da gennaio a marzo 2020, ma stando alle parole del referente Stefano Zeppa la situazione potrebbe peggiorare nel successivo trimestre (aprile - giugno) mesi che normalmente avrebbero visto il picco di nuove assunzioni per supportare la stagione estiva oramai imminente.

Le misure sanitarie

In questo 2020 segnato dall’emergenza sanitaria Covid 19 tutto sta cambiando e il turismo dovrà fare i conti con distanziamenti interpersonali, mascherine, guanti e compulsive sanificazioni oltre che a un ridotto bacino d’utenza sia strutturale, ossia dimezzando i posti interni al proprio esercizio, sia per l’inevitabile calo di presenze turistiche in tutto il Garda trentino.

La Comunità di Valle

Per il presidente della Comunità di Valle, Mauro Malfer, ci sarà modo e spazio di discutere con tutti i sindaci se e quali manovre aggiuntive attivare per dare risposte in termini di ammortizzatori sociali a tutta la grande massa di stagionali che non saranno chiamati al lavoro. «Nella prossima conferenza dei sindaci - spiega Malfer - i temi da trattare sono moltissimi e sarà impegnativo e complesso trovare risposte per tutti ma è quello che dovremmo fare. Sappiamo - continua Malfer - di aver la possibilità di utilizzare l’avanzo di bilancio. Per la Comunità di Valle consta in 900 mila euro e cercheremo di dare risposte utili a tutti. Certamente anche la questione relativa agli stagionali e ad ulteriori ammortizzatori sociali troverà spazio nel dibattito».

Le chiavi per uscire dall’emergenza

Velocità e copertura complessiva a tutti i settori e alle persone in difficoltà dovrà essere la chiave per uscire pur con difficoltà dall’emergenza economica scaturita con il lockdown secondo il sindaco di Arco Alessandro Betta. «La situazione è drammatica sul fronte del lavoro - sintetizza -. Ecco perché ogni occasione ragionevole in cui si può generare lavoro deve essere portata avanti come estrema urgenza. Tutto va valutato, non scordando che il sistema è in un equilibrio delicato. Ad un certo punto o c’è lavoro reale o salta tutto».

Sarà quindi necessario attivare e generare lavoro sul territorio perché solo così si potrà aiutare chi non ha un’occupazione né prospettive per tutta la stagione.

Le speranze di Turrini

Sul fronte della ristorazione, dopo le preoccupazioni sollevate nei giorni scorsi dal presidente dei ristoratori dell’Alto Garda Paolo Turrini, quest’oggi, lo stesso, si dice speranzoso di trovare nelle numerose pagine dell’ultimo decreto annunciato dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, qualche aiuto maggiore, sembra infatti che si incominci a parlare di fondo perduto.

«Dobbiamo ancora analizzare bene il decreto, sono più di 460 pagine e bisognerà andare nel dettaglio, studiarlo per capire bene di cosa stiamo parlando. Di sicuro se lo consideriamo come un tamponamento dell’attuale drammatica situazione per quel che si dice sono interventi abbastanza interessanti, si parla finalmente anche di fondo perduto. Bisognerà capire se prevederanno anche qualcosa su maggio e sui mesi futuri in termini di aiuti e soprattutto se programmeranno interventi importanti per la fase 3 ossia la ripresa. Cioè vicinanza alle aziende, investimenti strutturali sul comparto turistico ed investimenti sulla comunicazione ai mercati stranieri, Germania in primis ma anche a tutti i nostri mercati di riferimento».

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